lunedì 2 febbraio 2009

Ragazzo ucciso a Capodanno sequestrata la cappella

Operazione Legalità

31/01/2009 Il Mattino

I residenti contestano l’intervento dei vigili
Oltre a Scampia altri due blitz sono stati messi a segno in città - uno ai Quartieri Spagnoli, l’altro a piazza Garibaldi - per il ripristino della legalità. In vico Tofa è stata sequestrata una cappella votiva, realizzata senza alcun permesso, in memoria di Nicola Sarpa, il giovane ucciso da un proiettile vagante, a Napoli, nella notte di Capodanno. L’intervento, messo a segno dalla Polizia municipale, è stato contestato dai residenti. I vigili, nonostante le proteste, hanno comunque proceduto al sequestro della costruzione. Sempre ai Quartieri, i vigili, supportati dagli operai del Comune, hanno anche rimosso duecento paletti abusivi in vico Cariati, vico Colonne a Cariati, Salita Cariati, vico Lungo Montecalvario e Porta Carrese a Montecalvario. I due operai che stavano realizzando la cappella votiva sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. L’intervento della Polizia Municipale era stato sollecitato dalla seconda Municipalità. In particolare dall’assessore alla Vivibilità, Gianfranco Wurzburger. «La nostra municipalità ha dato impulso a un altro intervento di ripristino della legalità a Montecalvario e Mercato, con la collaborazione di vigili, carabinieri, polizia, vigili del fuoco, operai dell’Asìa e della III direzione Patrimonio e Logistica del Comune» commentano, in una nota, Wurzburger e Alberto Patruno, presidente della II Municipalità. Ai Quartieri, oltre ai 200 paletti in ferro a protezione di «stalli personalizzati per la sosta» sono state rimosse sei fioriere in cemento, nonché sono stati elevati 36 verbali per violazioni al codice della strada. Contemporaneamente, in piazza Garibaldi ed in piazza Nolana, gli agenti dell’ottava unità operativa della polizia municipale, diretti dal tenente Marraffino, i carabinieri della compagnia Stella e gli operai dell’Asìa e della terza Direzione patrimonio e logistica, hanno rimosso tredici quintali di indumenti usati messi in vendita sui marciapiedi di piazza Garibaldi dai rumeni. Durante le operazioni i carabinieri hanno ammanettato due marocchini trovati in possesso di coltelli di uso proibito. Mentre i vigili hanno sequestrato 30mila cd falsi in una traversa di Porta Nolana. «I cittadini – hanno dichiarato Patruno e Wurzburger – quotidianamente ci segnalano uno stato di insofferenza, sia per il commercio abusivo che per i numerosi atti di prepotenza che subiscono per le strade dei quartieri di riferimento della II Municipalità. Per questo abbiamo voluto essere presenti ad entrambe le operazioni di contrasto all’illegalità. La gente deve sapere che siamo con loro e come loro vogliamo che si torni ad una situazione di normalità. Non è ammissibile che chiunque decida di mettere una bancarella per vendere abiti trovati tra i rifiuti o installi un paletto per crearsi un posto auto privato non venga ostacolato. Nè è accettabile che vengano costruite edicole votive, vuoi per ricordare un defunto, vuoi per utilizzare le icone dei Santi per indicare le piazze di spaccio». m.l.p.

Quartieri, operazione Legalità

Quartieri, operazione legalità
Repubblica — 31 gennaio 2009 pagina 6 sezione: NAPOLI

Ai quartieri Spagnoli scatta l' operazione legalità: via i paletti, le fioriere e anche le edicole votive non autorizzati. Per la prima volta, però, non si toccano solo gli abusi, come i puntelli di ferro per riservare i parcheggi, ma anche i simboli, le edicole votive con tutta la loro mistica tra il religioso e il pagano, con i volti di madonne piangenti e i segnali per indicare le piazze di spaccio. E nella lotta tra legalità e illegalità finisce anche Nicola Sarpa, il ventiquattrenne ucciso sul suo balcone la notte di Capodanno da un colpo vagante. Tutto comincia proprio da vico Tofa, dove abitava il ragazzo. Sul muro scrostato c' è ancora il manifesto della "fiaccolata per la legalità in ricordo di Nicola". A pochi passi da quel manifesto, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, con mattoni e cemento due muratori stanno costruendo una edicola votiva, tra un cartello di divieto si sosta e un muro impiastricciato di scritte e graffiti. Il lavoro è veloce. A mezzogiorno è praticamente finito: un altare ocra e grigio, con colonne e timpano. Un operaio poggia sul davanzale appena dipinto la foto del giovane pizzaiolo. Mancano solo le ultime rifiniture. Ma arriva una pattuglia di vigili, sequestra l' edicola e denuncia i due muratori: «è un manufatto illegale». Il quartiere protesta. Cinquanta persone circondano i vigili. Scatta la rissa verbale. «è illegale rispondono, come in un ritornello, gli agenti. «Ma questo ragazzo è il simbolo della lotta alla illegalità - controbattono le mamme e i ragazzi (sono tutti amici di Nicola) - Non potete toglierci l' altare, abbiamo fatto una colletta. Toccate un simbolo». Alla fine, i vigili sequestrano l' edicola e nel quartiere rimane l' amaro in bocca. L' edicola finisce nel verbale del tenente di turno, insieme a una veranda abusiva sequestrata qualche stradina prima, ai 200 paletti in ferro e alle 6 fioriere in cemento rimossi nei vicoli. «Operazione Legalità», la chiama il generale della polizia municipale, Luigi Sementa. Un' operazione voluta e concordata con la II Municipalità. Infatti in strada ieri mattina c' erano anche il presidente Alberto Patruno e l' assessore Gianfranco Wurzburger. Vigili, polizia, personale Asìa e carabinieri estendono poi i controlli anche in piazza Garibaldi e in piazza Nolana, dove vengono rimossi circa 13 quintali di indumenti usati e oggetti riciclati dai rifiuti, messi in vendita sui marciapiedi di piazza Garibaldi. I carabinieri fermano due marocchini (uno aveva un coltello) e la polizia municipale, coordinata dai tenenti Frattini e Maraffino, sequestra 34 mila cd falsi e i gazebo dei ristoranti "Ettore" e del ristorante "Iris". «I cittadini - sottolineano Patruno e Wurzburger - quotidianamente ci segnalano uno stato di insofferenza, sia per il commercio abusivo che per i numerosi atti di prepotenza che subiscono tra le strade della nostra Municipalità. La gente deve sapere che siamo con loro e vogliamo che si torni alla normalità. Non è possibile che chiunque si sveglia la mattina, possa decidere di mettere una bancarella per vendere i rifiuti o che installi un paletto per crearsi un posto auto privato. Come non è accettabile che vengano costruite edicole votive, vuoi per ricordare un defunto, vuoi per utilizzare le icone dei Santi per indicare le piazze di spaccio». (cri. z.) - cristina zagaria