LA MOVIDA LA VIOLENZA IL MATTINO 27 LUGLIO 2009
ADOLFO PAPPALARDO Una doppia aggressione. Odiosa, vigliacca perché di chiaro stampo razzista: due gruppi di adolescenti, tra cui alcune ragazze, si accaniscono contro due extracomunitari in due diversi raid. Li picchiano selvaggiamente e scappano via. A piedi, in piazza Vittoria, addirittura in un bus dell’Anm, nella vicina via Arcoleo. È la nuova follia dei quindici-sedicenni che decidono così di dare un calcio alla noia nei fine settimana: individuano la vittima, la colpiscono, e scappano via. Non se ne sa nulla, in genere, perché le vittime, spesso non in regola con i permessi di soggiorno, non fanno denuncia. Ieri notte, invece, è una pattuglia dei vigili urbani a soccorrere i due malcapitati. Ma dei baby-balordi, nessuna traccia. Sono le 22.30 quando due agenti della III sezione motociclisti in normale servizio di pattuglia vengono fermati da una coppia di italiani che gli si parano davanti a piazza Vittoria. Una manciata di secondi prima prima, raccontano, hanno visto una decina di ragazzini accanirsi con un extracomunitario. I caschi bianchi riescono solo a vedere 4-5 ragazzi scappare e un uomo a terra, dolorante e con la faccia insanguinata. Ha appena 19 anni e viene dallo Sri Lanka. Non è un venditore ambulante, lavora presso una famiglia ed è naturalizzato italiano. E agli agenti increduli inizia a spiegare come è stato accerchiato da una decina di ragazzi e picchiato con calci e pugni. Prima al volto e poi, quando a terra ha cercato di farsi scudo alla testa con le mani, si sono accaniti con calci resto del corpo. Assurdo, bestiale pensano gli agenti. Un’autoambulanza carica il diciannovenne e i due caschi bianchi pensano che sia finita lì. E invece, sono passati una quindicin di minuti, fanno pochi metri, percorrono via Arcoleo, e prima del tunnel riescono a vedere un altro gruppo che picchia un ragazzo a terra prima di salire sul 601 che riparte tranquillamente verso piazza Municipio. Lanciano l’allarme via radio e si fermano a prestare soccorso a un ragazzo di 28 anni del Bangladesh a terra mentre due connazionali iniziano a tamponargli con un fazzoletto alcune ferite al volto: ha il labbro spaccato e un occhio pesto. Il racconto è identico al precedente nella sua follia: i tre stavano ad attendere il bus per tornare a casa dopo una giornata a vendere chincaglierie quando dal bus sono scesi una decina di ragazzi, tra cui tre ragazze. Tutti insieme si sono accaniti contro Akramil, pestandolo. Senza dire nulla, solo lanciando urli incomprensibili, raccontano ancora choccati i tre ragazzi agli due increduli agenti, costretti a chiamare rinforzi. Dei ragazzi, purtroppo, nessuna traccia se non la follia di una domenica sera in pieno centro anche se gli agenti ipotizzano ad un unico gruppo. Intanto è allarme-movida anche nel centro storico dopo la decisione del comune, a seguito delle rimostranze degli esercenti, di procrastinare di un’ora l’apertura notturna dei locali di un’ora (alle 3 nei fine settimana). «L’amministrazione deve fare marcia indietro: la movida non può rovinare la vita di chi abita nel centro storico», attacca Gianfranco Wurzburger, assessore della seconda municipalità che torna in campo in difesa degli abitanti di piazza San Domenico Maggiore e dintorni che hanno creato un comitato e minacciano perfino di denunciare il sindaco e il comune.