domenica 22 giugno 2008

Patrimonio storico artistico monumentale: danneggiata facciata del 1270




II Municipalità: Wurzburger, allarme baby gang
Patrimonio storico monumentale a rischio writers


Ieri sera, S. Eligio Maggiore, una delle più belle chiese del centro storico fatta costruire da Carlo I D’Angiò nel 1270 è stata deturpata da una banda di ragazzini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni: è la denuncia dell’assessore alla Vivibilità della II Municipalità Gianfranco Wurzburger. Una ventina di ragazzini, maschietti e femminucce, hanno aggredito con decine di bombolette di vernice spray le pareti di tufo della chiesa gotica apponendovi scritte insignificanti, per lo più i loro nomi con una sigla, probabilmente del cognome.
L’episodio di ieri fa seguito ad una serie di atti vandalici verificatisi negli scorsi giorni: l’assalto alla libreria Pironti in piazza Dante, le pallonate ai passanti tra piazza Dante, piazza Mercato e Banchi Nuovi, i vetri sfondati ad alcune scuole del centro storico, le lattine di vernice riversate sulle auto delle insegnanti.



“Ieri intorno alle 19,30 è stato chiamato il 113 – spiega Wurzburger - però l’intervento per competenze territoriali è stato smistato dalla sala operativa della Questura al 112. La richiesta è arrivata con un indirizzo errato. Alle 20,30 ho richiamato personalmente il 112 e dopo pochi minuti è giunta sul posto una pattuglia di Carabinieri. Ormai il peggio era stato fatto. La chiesa era stata completamente imbrattata da spruzzi di vernice multicolore”.
“I motivi: sono tanti – dichiara l’Assessore – un dispetto per una mancata ammissione agli esami per la licenza media, il divertimento di far sentire la prepotenza e la presenza sul territorio, la loro presenza, o solo per divertimento adolescenziale. La triste realtà – prosegue Wurzburger – è che non c’è alcuna attenzione per il bene monumentale, completo disinteresse per le opere d’arte. Ragazzini che pure frequentano la scuola non hanno maturato alcun amore per i loro beni, per il loro quartiere. E che dire di chi vedeva? Eravamo in pieno giorno: nessuno ha pensato di allertare le Forze dell’Ordine. Nessuno denuncia, tutti indifferenti, ognuno guarda senza muovere un dito. Dov’è la collaborazione che tutti invocano, in altri campi, e poi nessuno mette in pratica?”.

L’Assessore Wurzburger fa poi un passaggio sul pacchetto sicurezza. “Ci sono delle misure punitive anche contro i writers. Ebbene si denunci. Si mettano in pratica. Che non si stia più a guardare. Sottraiamo dalla strada i minori con un impegno maggiore e mirato da parte di chi gestisce le politiche sociali. Proponiamo modelli educativi validi, smettiamola i considerare “ragazzate” atti vandalici che non lo sono affatto. Ed ancora – conclude Wurzburger – si proceda con il controllo a tappeto del territorio grazie anche ad un potenziamento delle forze dell’ordine”.

venerdì 13 giugno 2008

Antiche tradizioni popolari


Forcella: festa di S. Antonio di Padova, pranzo di solidarietà


Nel cuore di Forcella in piazza Sant’Arcangelo a Bajano, è stata celebrata una delle più antiche tradizioni popolari di Napoli: la festa di Sant’Antonio di Padova patrono dei poveri. L’iniziativa organizzata dall’Unione Cattolica Operaia Sant’Antonio, associazione costituita da tanti residenti del quartiere Forcella, si è svolta questa mattina con la celebrazione in piazza della Santa Messa presieduta da Don Carmine Nappo decano dell’Arcidiocesi di Napoli. Subito dopo il rito religioso la piazza si è trasformata in un ristorante a cielo aperto. Cinquanta ospiti d’onore: gli assistiti del centro di accoglienza del Comune di Napoli (ex dormitorio pubblico) e alcuni senza fissa dimora hanno partecipato al pranzo e al successivo momento di condivisione voluto dalla gente del quartiere.
“Offrire accoglienza e ospitalità a chi è solo e più sfortunato, ci sembra un’iniziativa che fa onore alla gente di forcella che vive comunque in una situazione di disagio – dichiarano Gianfranco Wurzburger e Salvatore Castiello rispettivamente Assessore alla vivibilità e consigliere della II Municipalità. E’ stato bello vedere – continuano Wurzburger e Castiello - la solidarietà e l’affiatamento createsi tra gli abitanti e i senza fissa dimora: Napoli ha sempre un cuore grande. Come amministratori – concludono Wurzburger e Castiello - dobbiamo imparare dai nostri concittadini e renderci disponibili alle necessità di tutti riuscendo a cogliere le esigenze e le istanze di chi è più sfortunato. La manifestazione di oggi, però, non può restare un caso isolato: a tavola ci si mette tutti i giorni e l’impegno nostro deve essere quello di tentare di offrire sussistenza quotidiana a chi è nel bisogno”.
Tra i presenti il parroco di San Giorgio maggiore Don Angelo Berselli ed il presidente UCO della Diocesi di Napoli Pasquale Oliviero.

domenica 8 giugno 2008

GOMORRA: VIETARE LA VISIONE AI MINORI

CAMORRA: WURZBURGER, GOMORRA NELLE SCUOLE? IDEA INSENSATA

(V. 'CAMORRA: FORMISANO, PROIETTIAMO GOMORRA...' DELLE 12.09)


(ANSA) - NAPOLI, 8 GIU - "L'idea del senatore Formisano di
proiettare il film di Garrone nelle scuole della Campania, mi
sembra davvero una proposta insensata". E' quanto dichiara
Gianfranco Wurzburger (PD) assessore alla vivibilità della II
Municipalità. "Gomorra" - prosegue Wurzburger - nonostante
abbia ricevuto un riconoscimento internazionale, non è a mio
avviso un film da mostrare ai ragazzi. Anzi bisognerebbe vietare
la sua visione ai minori di anni 16 per la crudeltà delle
immagini e per l'assenza di elementi educativi per i nostri
giovani. Nei giorni scorsi - aggiunge l'esponente del II
Municipio di Napoli - ho avuto modo di vedere il film in una
delle sale cinematografiche cittadine, e con stupore ho notato
che alcuni ragazzi presenti in sala, si esaltavano nel vedere le
azioni criminali dei camorristi. Violenza cruda e selvaggia che
tende a favorire l'idolatria dei boss. Inoltre dal film emerge
un'idea di camorra quale potere forte e incontrastato, con
totale assenza dello Stato e delle forze di Polizia. Cosa che
nella realtà non è affatto vera. E' chiaro - conclude
Wurzburger - che la lotta alla camorra è difficile, serve
un'azione educativa che scuota le coscienze di tutti, ma
soprattutto serve tanto lavoro e tanto sviluppo affinché venga
sottratta manovalanza alle bande criminali".

Legalitarismo


È la nostra ideologia, facciamo della legalità il nostro principio guida!

Il principio di legalità esprime oggi una scelta politica in base alla quale la libertà viene limitata nella misura essenziale per assicurare la PACE.