IL MATTINO 27.09.2010
I residenti di piazza Mercato non si arrendono all’idea che la chiesa di Santa Croce possa essere cancellata dalla loro vita. Alla notizia che il Comune l’ha già considerata sconsacrata e l’ha ceduta in fitto a una associazione culturale, è scattata la mobilitazione: «lì dentro siamo stati battezzati, abbiamo fatto la prima comunione, ci siamo sposati. Abbiamo, purtroppo, accompagnato i nostri cari nell’ultimo viaggio. Abbiamo atteso il restauro per trent’anni, oggi scopriamo che la chiesa non verrà restituita al culto». Per sostenere la protesta dei residenti, l’assessore municipale Gianfranco Wurzburger si è messo all’opera e ha identificato dei luoghi alternativi da offrire all’associazione teatrale per svolgere la propria attività in favore della gente del Mercato ma lasciando la chiesa di Santa croce al culto: «Tre ampi locali commerciali di proprietà del Comune si trovano in piazza larga al Mercato, in via San Donato e in via Giacomo Savarese. Sono sfitti e grandi abbastanza da soddisfare le esigenze dell’associazione». Da parte sua, l’associazione PuntoZeroCamp, creata proprio per svolgere l’attività nella chiesa di Santa Croce, chiede ascolto alla gente del quartiere: «Difenderemo quella chiesa e contribuiremo a restituirle la dignità che merita - spiega uno dei fondatori, Angelo Laurino - il nostro scopo è di creare un punto di aggregazione per tutti. Di dare luce a quella chiesa con iniziative culturali che la facciano tornare agli antichi splendori». Le perplessità sulla concessione in fitto della chiesa derivano, appunto, dall’importanza monumentale di quella struttura medioevale, nella quale è custodito, tra l’altro, il ceppo sul quale venne decapitato Corradino di Svevia: «Proteggeremo quel reperto - spiega Laurino - e tutti gli altri contenuti nella chiesa. Quel luogo, grazie alle dimensioni e all’altezza, sarà determinante per svolgere le nostre attività». Ma proprio sull’utilizzo dell’interno della chiesa c’è un primo segnale di incomprensione tra l’associazione e il Comune. L’assessore D’Aponte, che è intervenuto sulla polemica, ha precisato che «all’associazione è stata affidata attualmente solo la parte di immobile restaurato (che si trova alle spalle della chiesa ndr). L’Amministrazione resta comunque impegnata a completare l’intervento di restauro, per rendere fruibile in futuro la chiesa nella sua interezza. Quando sarà ultimato il restauro potranno essere prese eventualmente in considerazione altre ipotesi di utilizzo». Secondo Angelo Laurino non è così: l’associazione PuntoZeroCamp può utilizzare la chiesa nella sua interezza. Ma questa vicenda alle persone che protestano interessa poco: la gente di piazza Mercato vorrebbe semplicemente tornare ad ascoltare la messa lì dentro. L’associazione PuntoZeroCamp, però, puntualizza che non è possibile far tornare al culto quella chiesa: «Secondo il codice canonico se le chiese sono in parte distrutte perdono la dedicazione. Lì dentro anche gli altari, andati distrutti, non ci sono più...». Notizia triste quella comunicata da PuntoZeroCamp. Quando siamo entrati nella chiesa, lo scorso mese di marzo, gli altari c’erano ancora, ne abbiamo conservato le fotografie: se è vero che oggi non ci sono più, qualcuno li ha trafugati. Ulteriore sfregio alla chiesa di Corradino. pa. bar
1 commento:
siamo un gruppo di militari italiani in missione, e vogliamo ringraziarti calorosamente per il tuo supporto. Perché solo con l'appoggio di tutti riusciremo a conquistare l'Angola e a portare a casa un sacco di schiavi nuovi di zecca. Grande gianfranco! Sei in tutti noi!!!
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