martedì 14 aprile 2009

movida, servono regole

COMUNI: NAPOLI; II MUNICIPALITA', MOVIDA CON TRANQUILLITA'

(ANSA) - NAPOLI, 14 APR - La II Municipalità di Napoli
interviene con un documento per regolamentare la "movida" nel
centro storico. Su proposta degli assessori alla Vivibilità
Gianfranco Wurzburger e alla Normalità Susy Esposito, e con il
parere favorevole della Commissione consiliare, la Municipalità
raccoglie le proteste dei cittadini della zona che chiedono - si
legge nella delibera di Giunta - "riposo, tranquillità e
soprattutto di non vedere lesi i propri diritti più elementari
quali il riposo notturno e la serenità nelle proprie
abitazioni". E così nel documento, sottoposto all'assessore
comunale alla Legalità Luigi Scotti, si chiede: chiusura per
chi vende panini, gelati, pizzette o cornetti all'una di notte,
proroga soltanto per il venerdì ed il sabato sera. Inoltre, per
i pubblici esercizi che hanno la licenza per fare
intrattenimento musicale ma che vogliono chiedere una proroga
oltre le 2, il rispetto sulle norme relative all'inquinamento
acustico, vigilanza privata dentro e fuori il locale,
regolamentazione della vendita di bevande in bottiglia e
lattina".
"C'é n'é per tutti - spiegano Patruno e Wurzburger -
rispettivamente presidente e assessore alla Vivibilità della II
Municipalità - i locali che rispetteranno questi obblighi
avranno un marchio di qualità perché dimostreranno di voler
tutelare l'ambiente, i cittadini ed il centro storico. Puntiamo
- aggiungono i rappresentanti del Parlamentino - a regolamentare
la movida: altre città lo hanno fatto prima di noi. Non c'é da
meravigliarsi, è semplicemente un atto dovuto per salvaguardare
il centro storico, patrimonio Unesco; per garantire gli stessi
turisti da disordini e disagi; e non ultimo i residenti che
meritano migliori condizioni di vivibilità nel centro storico,
convivenza civile e coesione sociale".
"La nostra idea - concludono Patruno e Wurzburger - potrebbe
essere 'esportata' nelle altre Municipalità, pensiamo a Chiaia
e al Vomero, dove ci sono tanti locali notturni e dove la
'movida' notturna è altrettanto vitale: non si tratta di
penalizzare in alcun modo la movida, né la vitalità di zone
cittadine che possono e devono essere motore trainante per il
turismo, ma piuttosto di regolamentare. In nessuna città si
può permettere completa anarchia di orari di apertura e
chiusura, concorrenza senza limiti tra gli esercizi commerciali,
vendita ad oltranza perché questo significa caos e non
libertà. Siamo certi di trovare l'appoggio di tutti: dai
commercianti ai residenti, dai giovani ai turisti".(ANSA).

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