La proposta contro le notti fracassone all´esame di Scotti
di Cristina Zagaria
di Cristina Zagaria
L'ipotesi su cui sta lavorando il Comune, anche su input della Municipalità è: stop alla vendita di alcolici dopo l´una di notte e anticipare di un´ora (dalle 22 alle 21) il divieto di distribuire bevande in bottiglie e in lattine, ma anche interdizione a vendere pizzette e cornetti da asporto dopo la mezzanotte (con una deroga nei week-end fino alle 2). Questi divieti sono contemplati in una legge nazionale, ma a Napoli al momento l´unico divieto applicato e controllato dalla polizia municipale è quello sulla vendita di bibite in vetro dopo le 22.La II Municipalità, invece, chiede all´assessore Scotti di adottare immediatamente i divieti nazionali, già applicati per esempio a Milano, Genova, Roma, Frosinone, da giunte di centrodestra e centrosinistra. L´assessore alla Vivibilità della II Municipalità, Gianfranco Wurzburger, ha inviato una bozza di regolamento agli uffici di Scotti, che sta fissando la data per una riunione congiunta con residenti e i gestori dei locali, in prima fila Fabrizio Caliendo, proprietario del Kestè, a cui il Comune ha affidato la piazza con un protocollo d´intesa.Intanto Scotti ha già contattato il generale Luigi Sementa, comandante della polizia municipale, perché appena scatterà la nuova ordinanza, ci vorrà un servizio di controllo e prevenzione mirato. L´idea di Scotti non è di svuotare la piazza, ma di definire orari precisi, in modo che la movida non arrivi a stravolgere la vita dei residenti, provati dalle notti fracassone, per i grandi assembramenti di giovani, ma anche per la musica, i bonghi, le risse e gli insulti.Da due settimane intanto la polizia municipale, in piazza del Gesù e in piazza Trinità Maggiore, ha prolungato il servizio di vigilanza con pattuglie fisse, fino alle sei del mattino, contro chi viola le isole pedonali. E inoltre per prevenire il disturbo della quiete pubblica.
(30 marzo 2009)
(30 marzo 2009)
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