Abbattute le palme di via Marina
IL MATTINO di Marisa La Penna - NAPOLI (7 aprile) - Cancellato ieri mattina l’ultimo scempio prodotto dal famigerato e famelico punteruolo rosso, il parassita killer che ha divorato la quasi totalità delle palme che ornavano le strade e i siti verdi più belli della città.Di buon’ora, una mezza dozzina di operai comunali, sono arrivati in via Marina, a bordo di grossi camion e armati di seghe elettriche e gru. E così, una dopo l’altra, hanno abbattuto quel che restava delle venti non più rigogliose piante che fino a un anno fa decoravano l’arteria che collega gli svincoli autostradali a piazza Municipio, biglietto da visita per chi arriva in città. Un intervento sollecitato più volte dall’assessore Gianfranco Wurzburger della II Municipalità che, polemico, stigmatizza l’operato dell’amministrazione che non ha disposto la rimozione dei tronchi e delle foglie lasciati nelle aiuole dopo l’intervento.In una nota Wurzburger scrive: «È certamente una battaglia vinta intempestivamente, visto che le nostre sollecitazioni agli organismi competenti risalgono al 12 novembre scorso, quando in una nota all’amministrazione chiedevamo di procedere alla rimozione delle palme ormai ammalate e infettate dal punteruolo rosso. Tuttavia, ancora una volta dobbiamo constatare che non è stato compreso né il nostro sollecito, né tanto meno il successivo decreto della Regione che ordina la rimozione delle palme infette perché dannose». «Le palme abbattute - continua Wurzburger - non sono state infatti “incappucciate” ma appoggiate alle aiuole attualmente presenti in via Marina mentre il decreto dice testualmente che ”la pianta deve essere messa in sicurezza con la completa copertura con film plastico o rete anti-insetto”». In ogni caso anche la pianta incappucciata deve rappresentare una misura temporanea perché il tronco reciso della palma, pur coperta dal telo, può rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità. Per l’esponente della II Municipalità, insomma, l’intervento di ieri è stato assolutamente approssimativo. «Da cinque mesi discutiamo del punteruolo rosso in via Marina e delle palme da abbattere e nemmeno ora arriviamo ad una soluzione definitiva e valida nonostante ci sia un decreto regionale chiaro ed esaustivo. Tra l’altro ci sono ancora cinque palme in buono stato che potrebbero essere salvate» conclude l’assessore della II Municipalità. Da circa un anno le palme di via Marina erano il fantasma di loro stesse, con le foglie completamente ingiallite e nessun segno di vita che potesse fare sperare in una ripresa. Il punteruolo rosso le aveva uccise, una dopo l’altra. «Eppure, se si fosse intervenuti in tempo, forse la strage sarebbe stata risparmiata» dichiara l’assessore Silvana d’Ippolito della prima municipalità, che è stata tra i primi a segnalare l’arrivo del famelico parassita.La vostra opinione. In Villa Comunale e in viale Gramsci le 40 palme abbatute sono state sostituite da lecci; in Piazza Vanvitelli, da un lauro canfora, scelto dai cittadini con un sondaggio online sul sito del Comune. In via Marina e in altre zone della città (Viale Augusto, Quartieri Spagnoli, via Tasso, Piazza Carlo III, Barra e Ponticelli) non è stata presa ancora nessuna decisione.
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