lunedì 17 dicembre 2007

MOZIONE SICUREZZA URBANA


Proposta da FABIO BENINCASA E GIANFRANCO WURZBURGER


Assemblea Costituente PD Campania 10.11.2007

168.285 immigrati, 30.000 in più dello scorso anno, fanno della Campania la regione dell’immigrazione. Al 7° posto in Italia, la nostra regione è la prima nel Sud, con alle spalle Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Napoli assorbe il 51,8% degli immigrati regolarmente soggiornanti, pari a 87.065 persone. Dati che ci rallegrano perché come democratici “amiamo il senso profondo di ospitalità e di solidarietà” dei nostri connazionali – così come recita il nostro manifesto. E, come da “sempre abbiamo contribuito alla prosperità di molte altre nazioni, attraverso l’intelligenza e la tenacia di tanti nostri concittadini” così siamo onorati che tanti stranieri possano arricchirci con la loro ricca umanità ed “il patrimonio della loro storia, arte e cultura”.
Per questo consideriamo gli immigrati una risorsa per noi e per la nostra regione: per gli spazi lavorativi che occupano (che spesso qui da noi nessun altro ricoprirebbe), per la tenacia con cui molti portano a termine i propri lavori (che non è paragonabile a quella di molti connazionali); per la dedizione al lavoro che li contraddistingue.
Gli immigrati sono ormai per noi indispensabili.
Ma proprio in ragione di tutto ciò e per tutelare gli immigrati che lavorano onestamente e a prezzo di molti sacrifici, riteniamo che sia doveroso intervenire nei confronti di coloro che arrivano nel nostro Paese clandestinamente, per svolgere attività ai margini della legalità e che tentano, con ogni mezzo, di aggirare la legge.
Negli ultimi anni è molto aumentata la quota di reati commessa da stranieri e, tra gli stranieri, sono quelli comunitari coloro che delinquono di più. È una realtà che emerge da tutte le statistiche. E che si è accentuata con l’ingresso da altre nazioni nell’Unione europea.
È evidente, e va sempre ribadito, che gran parte degli stranieri in Italia lavorano duramente e si comportano più che bene. Così come va detto che la collaborazione del governo e della polizia degli altri stai europei è ottima e produce importanti risultati in termini sia di prevenzione che di arresti. Ma questo è il tipico esempio di problemi nuovi che vanno affrontati con strumenti nuovi. In quanto comunitari, infatti, possono entrare liberamente in Italia (non c’è moratoria che possa impedirlo). E questo va benissimo per coloro che vengono per lavorare. Ma servono strumenti adeguati per non lasciare campo libero a chi viene per delinquere.

Pertanto, riteniamo che sia fondamentale:

- sensibilizzare le Autorità competenti affinché si inizi a monitorare il territorio metropolitano per controllare i cittadini stranieri che svolgono attività commerciali e procedere alla loro identificazione al fine di verificare anche la regolarità del permesso di soggiorno e la loro reale identità e nazionalità;

- manifestare apertamente la propria adesione al “Pacchetto Sicurezza” approvato dal Governo Prodi che prevede l’eventuale espulsione di immigrati che non siano in regola e che non rispettino le leggi comunitarie e nazionali: chi non è nel rispetto della legge va allontanato, come chi lavora per il nostro Paese va tutelato;

- adoperarsi per offrire opportunità concrete ai cittadini immigrati in regola: d’intesa con associazioni di volontariato, Caritas, organismi preesistenti… elaborando la possibilità di mettere in cantiere corsi di italiano, case di accoglienza per chi è in difficoltà, assistenza socio – sanitaria per i minori e per gli stessi adulti, con l’obiettivo di formare una società aperta e multirazziale.
La situazione di aggressività verso gli immigrati sta diventando, infatti, in alcuni quartieri grave. Per quanto i nostri concittadini siano il popolo dell’accoglienza, Napoli e la Campania non possono continuare a tollerare insicurezza, illegalità, disordine. Occorre intervenire. Lo dobbiamo ai napoletani, ai concittadini extracomunitari che lavorano per noi e con noi, lo dobbiamo al nostro nuovo Partito che nasce per essere al servizio della gente.

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