
Proposta da FABIO BENINCASA E GIANFRANCO WURZBURGER
Assemblea Costituente PD Campania 10.11.2007
168.285 immigrati, 30.000 in più dello scorso anno, fanno della Campania la regione dell’immigrazione. Al 7° posto in Italia, la nostra regione è la prima nel Sud, con alle spalle Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Napoli assorbe il 51,8% degli immigrati regolarmente soggiornanti, pari a 87.065 persone. Dati che ci rallegrano perché come democratici “amiamo il senso profondo di ospitalità e di solidarietà” dei nostri connazionali – così come recita il nostro manifesto. E, come da “sempre abbiamo contribuito alla prosperità di molte altre nazioni, attraverso l’intelligenza e la tenacia di tanti nostri concittadini” così siamo onorati che tanti stranieri possano arricchirci con la loro ricca umanità ed “il patrimonio della loro storia, arte e cultura”.
Per questo consideriamo gli immigrati una risorsa per noi e per la nostra regione: per gli spazi lavorativi che occupano (che spesso qui da noi nessun altro ricoprirebbe), per la tenacia con cui molti portano a termine i propri lavori (che non è paragonabile a quella di molti connazionali); per la dedizione al lavoro che li contraddistingue.
Gli immigrati sono ormai per noi indispensabili.
Ma proprio in ragione di tutto ciò e per tutelare gli immigrati che lavorano onestamente e a prezzo di molti sacrifici, riteniamo che sia doveroso intervenire nei confronti di coloro che arrivano nel nostro Paese clandestinamente, per svolgere attività ai margini della legalità e che tentano, con ogni mezzo, di aggirare la legge.
Negli ultimi anni è molto aumentata la quota di reati commessa da stranieri e, tra gli stranieri, sono quelli comunitari coloro che delinquono di più. È una realtà che emerge da tutte le statistiche. E che si è accentuata con l’ingresso da altre nazioni nell’Unione europea.
È evidente, e va sempre ribadito, che gran parte degli stranieri in Italia lavorano duramente e si comportano più che bene. Così come va detto che la collaborazione del governo e della polizia degli altri stai europei è ottima e produce importanti risultati in termini sia di prevenzione che di arresti. Ma questo è il tipico esempio di problemi nuovi che vanno affrontati con strumenti nuovi. In quanto comunitari, infatti, possono entrare liberamente in Italia (non c’è moratoria che possa impedirlo). E questo va benissimo per coloro che vengono per lavorare. Ma servono strumenti adeguati per non lasciare campo libero a chi viene per delinquere.
Pertanto, riteniamo che sia fondamentale:
- sensibilizzare le Autorità competenti affinché si inizi a monitorare il territorio metropolitano per controllare i cittadini stranieri che svolgono attività commerciali e procedere alla loro identificazione al fine di verificare anche la regolarità del permesso di soggiorno e la loro reale identità e nazionalità;
- manifestare apertamente la propria adesione al “Pacchetto Sicurezza” approvato dal Governo Prodi che prevede l’eventuale espulsione di immigrati che non siano in regola e che non rispettino le leggi comunitarie e nazionali: chi non è nel rispetto della legge va allontanato, come chi lavora per il nostro Paese va tutelato;
- adoperarsi per offrire opportunità concrete ai cittadini immigrati in regola: d’intesa con associazioni di volontariato, Caritas, organismi preesistenti… elaborando la possibilità di mettere in cantiere corsi di italiano, case di accoglienza per chi è in difficoltà, assistenza socio – sanitaria per i minori e per gli stessi adulti, con l’obiettivo di formare una società aperta e multirazziale.
La situazione di aggressività verso gli immigrati sta diventando, infatti, in alcuni quartieri grave. Per quanto i nostri concittadini siano il popolo dell’accoglienza, Napoli e la Campania non possono continuare a tollerare insicurezza, illegalità, disordine. Occorre intervenire. Lo dobbiamo ai napoletani, ai concittadini extracomunitari che lavorano per noi e con noi, lo dobbiamo al nostro nuovo Partito che nasce per essere al servizio della gente.
Assemblea Costituente PD Campania 10.11.2007
168.285 immigrati, 30.000 in più dello scorso anno, fanno della Campania la regione dell’immigrazione. Al 7° posto in Italia, la nostra regione è la prima nel Sud, con alle spalle Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Napoli assorbe il 51,8% degli immigrati regolarmente soggiornanti, pari a 87.065 persone. Dati che ci rallegrano perché come democratici “amiamo il senso profondo di ospitalità e di solidarietà” dei nostri connazionali – così come recita il nostro manifesto. E, come da “sempre abbiamo contribuito alla prosperità di molte altre nazioni, attraverso l’intelligenza e la tenacia di tanti nostri concittadini” così siamo onorati che tanti stranieri possano arricchirci con la loro ricca umanità ed “il patrimonio della loro storia, arte e cultura”.
Per questo consideriamo gli immigrati una risorsa per noi e per la nostra regione: per gli spazi lavorativi che occupano (che spesso qui da noi nessun altro ricoprirebbe), per la tenacia con cui molti portano a termine i propri lavori (che non è paragonabile a quella di molti connazionali); per la dedizione al lavoro che li contraddistingue.
Gli immigrati sono ormai per noi indispensabili.
Ma proprio in ragione di tutto ciò e per tutelare gli immigrati che lavorano onestamente e a prezzo di molti sacrifici, riteniamo che sia doveroso intervenire nei confronti di coloro che arrivano nel nostro Paese clandestinamente, per svolgere attività ai margini della legalità e che tentano, con ogni mezzo, di aggirare la legge.
Negli ultimi anni è molto aumentata la quota di reati commessa da stranieri e, tra gli stranieri, sono quelli comunitari coloro che delinquono di più. È una realtà che emerge da tutte le statistiche. E che si è accentuata con l’ingresso da altre nazioni nell’Unione europea.
È evidente, e va sempre ribadito, che gran parte degli stranieri in Italia lavorano duramente e si comportano più che bene. Così come va detto che la collaborazione del governo e della polizia degli altri stai europei è ottima e produce importanti risultati in termini sia di prevenzione che di arresti. Ma questo è il tipico esempio di problemi nuovi che vanno affrontati con strumenti nuovi. In quanto comunitari, infatti, possono entrare liberamente in Italia (non c’è moratoria che possa impedirlo). E questo va benissimo per coloro che vengono per lavorare. Ma servono strumenti adeguati per non lasciare campo libero a chi viene per delinquere.
Pertanto, riteniamo che sia fondamentale:
- sensibilizzare le Autorità competenti affinché si inizi a monitorare il territorio metropolitano per controllare i cittadini stranieri che svolgono attività commerciali e procedere alla loro identificazione al fine di verificare anche la regolarità del permesso di soggiorno e la loro reale identità e nazionalità;
- manifestare apertamente la propria adesione al “Pacchetto Sicurezza” approvato dal Governo Prodi che prevede l’eventuale espulsione di immigrati che non siano in regola e che non rispettino le leggi comunitarie e nazionali: chi non è nel rispetto della legge va allontanato, come chi lavora per il nostro Paese va tutelato;
- adoperarsi per offrire opportunità concrete ai cittadini immigrati in regola: d’intesa con associazioni di volontariato, Caritas, organismi preesistenti… elaborando la possibilità di mettere in cantiere corsi di italiano, case di accoglienza per chi è in difficoltà, assistenza socio – sanitaria per i minori e per gli stessi adulti, con l’obiettivo di formare una società aperta e multirazziale.
La situazione di aggressività verso gli immigrati sta diventando, infatti, in alcuni quartieri grave. Per quanto i nostri concittadini siano il popolo dell’accoglienza, Napoli e la Campania non possono continuare a tollerare insicurezza, illegalità, disordine. Occorre intervenire. Lo dobbiamo ai napoletani, ai concittadini extracomunitari che lavorano per noi e con noi, lo dobbiamo al nostro nuovo Partito che nasce per essere al servizio della gente.
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