sabato 3 maggio 2008

Una 91 anni, l’altra 82 in ospedale per scippo

La «cattiva ragazza» che deruba le nonnine

La denuncia
L’assessore «La zona più a rischio vicino ai cantieri del metrò»

MARISA LA PENNA - IL MATTINO Ventuno anni e un passato di rapine. E di carcere. A marzo, Maria Anna Scaraglia aveva lasciato la prigione femminile di Pozzuoli dopo avere scontato la detenzione preventiva in attesa dell’ennesimo processo per rapina. Ventuno anni e una vita di espedienti, alla continua ricerca di soldi per la droga. Espedienti che spesso degeneravano in violenza. Ma, stando alla ricostruzione della polizia, sceglieva obiettivi facili. Perché inermi. Non ci vuole un grande coraggio, e tantomeno forza, per avere la meglio su donne anziane come quelle aggredite in piazza Garibaldi ieri mattina, a distanza di un’ora: 91 e 82 anni. Sono entrambe in ospedale, ora, la prima con una brutta frattura del femore (che, come è noto, a quell’età può rappresentare un danno letale), la più «giovane» con una frattura alla spalla. Non si è fatta troppi scrupoli, dunque, la Scaraglia, a scaraventarle a terra nel tentativo di impossessarsi delle borse che avrebbero potuto custodire poche decine di euro. Ma tanto sarebbe bastato alla giovane criminale per acquistare la dose di droga di cui, evidentemente, aveva urgente bisogno. E così, con crudeltà, ha spinto con violenza la prima facendola cadere. Un brutto tonfo, la gamba piegata fino a spezzare l’osso femorale. Le urla dell’anziana, i passanti che sono accorsi in massa per aiutare la ferita: la scippatrice se l’è data a gambe rinunciando al bottino. Ma il bisogno di soldi non le ha impedito di tentare un nuovo colpo. Si è guardata intorno e ha scelto un’altra anziana. Stessa tecnica, ma anche questa aggressione non ha dato risultati. E quando i poliziotti l’hanno intercettata e ammanettata lei ha perso tutta la sua aggressività e, remissiva, si è lasciata condurre in questura. «Donne, uomini, anziani, ragazzini. Piazza Garibaldi è ad alto rischio per chiunque». Gianfranco Wurzburger, assessore alla Vivibilità della II Municipalità ribadisce una storia antica. E cioè che la piazza, nonostante lo spiegamento di forze dell’ordine, è teatro di ogni genere di reati. Dagli scippi alle rapine, dallo spaccio al borseggio. «Sicuramente è il borseggio l’attività criminale più frequente nella piazza. Una tecnica fatta propria dagli extracomunitari. Nordafricani, ma anche uomini dell’Est. Usano una grossa pinza per sfilare il portafogli alle loro vittime. Il posto della piazza più a rischio è l’area a ridosso dei cantieri della metropolitana, lato Terminus. La cosa assurda è che le 24 camere della videosorveglianza sono spente».

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