
LAVORI FERMI E SOLDI SPRECATI -
IL MATTINO
Via Marina, lo scandalo del piano beffa la Municipalità chiede conto ai tecnici
Via Marina, lo scandalo del piano beffa la Municipalità chiede conto ai tecnici
Dal 29 aprile è sospesa l’attività buio sulla ripresa dell’opera e auto in sosta davanti al cantiere
Ancora buio fitto sulla ripresa dei lavori di via Marina, un cantiere che ormai da undici mesi occupa l’importante strada ma che finora è andato avanti a piccolissimi passi, tra sospensioni e rallentamenti. L’ultimo stop lo scorso 29 aprile, imposto dal Comune all’impresa per realizzare la seconda variante al progetto esecutivo. Ma non si conosce ancora la data del termine della sospensione, mentre sui dettagli della variante si sa solo che riguarderà - in gran parte - l’intervento al Carmine e a Portosalvo. Gianfranco Wurzburger, assessore alla vivibilità della seconda municipalità, avvisa: «Lunedì contatterò l’ingegnere Gianfranco Pomicino, dirigente della direzione infrastrutture del Comune e l’architetto Luca D’Angelo, responsabile unico del procedimento, per chiedere informazioni in merito a questa variante. Se non dovesse essere realizzato l’abbassamento di quota, che metterebbe in luce le torri e parte del vecchio chiostro del Carmine, chiederemo la riqualificazione di piazza Carmine, strettamente legata a via Marina, con i soldi che verranno risparmiati». Il progetto di riqualificazione urbana di via Marina, che comprendeva l’ammodernamento della linea tranviaria Municipio-San Giovanni, è stato eseguito dalla riunione temporanea di imprese costituita da Systra, Architecna Engineering, Tecnosistem e Siteco. La progettazione riguardava gli aspetti architettonici, urbanistici e paesaggisti su un’area di poco più di 110mila metri quadri. Attualmente il direttore dei lavori è l’ingegner Gianfranco Paone. Da tempo è chiaro che sarà ridimensionato fortemente l’intervento, che in origine prevedeva la deviazione della sede tranviaria, la riconfigurazione planoaltimetrica dell’intero invaso stradale, il recupero nel contesto della chiesa di Portosalvo e dei resti della mutazione aragonese rappresentati dai torrioni del Carmine. Ma non si sa ancora se davvero tutto il progetto si ridurrà alla «mera riqualificazione della sede stradale e dei marciapiedi», come scrive il city manager Luigi Massa in una nota del 23 aprile scorso. L’impresa capofila dell’associazione temporanea (Ati) che sta effettuando i lavori, la Di Cesare, non risparmia perplessità riguardo all’ennesima variante al progetto. «Progetto e prima perizia di variante - dice William Di Cesare - in totale sono già costati un milione e 800mila euro. E adesso è stata decisa un’altra variante al progetto. Il Comune sta spendendo una cifra considerevole per i progetti».
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