giovedì 18 dicembre 2008

ASSALTO ALLA TOPONOMASTICA DEL CENTRO STORICO

COMUNI: NAPOLI; NEL CENTRO TARGHE VIE COPERTE DA MANIFESTI

(ANSA) - NAPOLI, 16 DIC - "E' stato un vero e proprio
assalto alla toponomastica del centro antico della città, ciò
che si è verificato questa mattina nel quartiere Porto .Alcune
targhe viarie del centro storico sono state coperte da
manifesti recanti altri nomi diversi da quelli propri delle
strade". E' quanto denunciano Alberto Patruno e Gianfranco
Wurzburger
rispettivamente presidente e assessore alla
vivibilità della II Municipalità.
"Molte targhe viarie, come ad esempio quelle di via
Mezzocannone, via De Mariniis, corso Umberto I, piazza Bovio,
sono state coperte con dei manifesti in bianco e nero,
probabilmente stampati da un personal computer, con scritte del
tipo: 'via dei fannulloni', 'piazza disoccupati', 'via
dell'università pubblicà, 'via Adamo', 'via dei
cassintegrati'. Non immaginiamo - proseguono Patruno e
Wurzburger - chi possa esser stato, ma sicuramente sono atti
vandalici che vanno condannatti e perseguiti. Ci sono targhe
viarie che hanno un valore storico rilevante, alcune delle quali
risalgono al 1800. Altre sono posizionate su edifici monumentali
e tutte quelle coperte ricadono nell'area vincolata dal codice
dei beni culturali".
"Per questi motivi - continuano Patruno e Wurzburger - oltre
a chiedere al Servizio Toponomastica del Comune di Napoli
l'immediato ripristino dello status quo ante, abbiamo chiesto
alla Digos della Questura di Napoli di ricercare i colpevoli di
questo danneggiamento del patrimonio pubblico, facendo
riferimento all'articolo 635 del codice penale. Questi gesti,
seppur di protesta, sono paragonabili ai cosiddetti writers che
senza alcun ritegno imbrattano monumenti ed edifici storici. Ci
auguriamo - concludono gli esponenti della Municipalità -che la
polizia, anche attraverso le immagini delle telecamere di corso
Umberto, possa individuare facilmente i colpevoli affinché
quanto successo non venga a ripetersi".(ANSA).

lunedì 15 dicembre 2008

Due quartieri senz'acqua per un giorno

Mercato e Pendino senz' acqua nei due quartieri scatta la rivolta

Repubblica — 14 dicembre 2008 pagina 5 sezione: NAPOLI
Bar fermi, emergenza per i disabili e un intero quartiere in rivolta. Ieri mattina gli abitanti della zona Mercato e del quartiere Pendino si sono svegliati ed hanno scoperto che i rubinetti erano a secco. Una giornata di emergenza idrica, senza nessun avviso, per quasi 20 mila persone. L' Arin, l' azienda napoletana che gestisce il servizio di fornitura idrica, sta effettuando i lavori per la riqualificazione della rete tranviaria di via Poggioreale. E per la giornata di ieri aveva allertato, in anticipo, i cittadini, che ci sarebbe stata una sospensione della fornitura idrica nei quartieri di Poggioreale, San Lorenzo e Vicaria, dalle ore 9 del mattino alle 21. Ma qualcosa è andato storto. Un' altra fetta di città è rimasta senz' acqua. Il disservizio, infatti, si è esteso, senza nessun preavviso, all' area compresa tra corso Arnaldo Lucci, via Vespucci, piazza e corso Garibaldi (quartiere Mercato), e ha coinvolto, con la diminuzione della pressione dell' acqua, tutto il quartiere Pendino. L' inconveniente per un errore durante i lavori annunciati dall' Arin a via Poggioreale. Fino a mezzogiorno oltre diecimila persone sono rimaste completamente a secco e altrettante hanno visto uscire dai rubinetti di casa o degli esercizi pubblici acqua e fango. «Siamo fermi, niente caffè - dice la signora Annunziata del bar Toraldo, in via Torino - E abbiamo rischiato che andasse in tilt anche la macchina per l' espresso, perché all' improvviso non è arrivata più l' acqua». Disagi anche nelle abitazioni private. «Stamattina mi sono alzata e ho scoperto che dai rubinetti, sia in cucina che in bagno, usciva solo liquido nero - dice Adriana Lubrano, 85 anni, che abita in via Depretis 5 - Io sono anziana e disabile. Ho dovuto chiamare mio figlio, per farmi portare delle bottiglie di acqua minerale. è una cosa assurda e indecente, perché non ci hanno avvisato prima?». Stessi disagi anche nei bagni della Stazione centrale. «Quando sono entrata nella toilette della stazione, dai rubinetti usciva solo un filo d' acqua mista a terra - dice Vera Macrì, studentessa calabrese in Scienze Politiche, in attesa dell' Eurostar per Reggio Calabria delle 12,42 - I bagni erano sporchissimi e c' era una puzza di fogna insopportabile. Quando ho chiesto a un bar della piazza di poter andare in bagno, mi hanno detto che era inagibile per un' improvvisa mancanza dell' acqua. è scandaloso». «Tutto ciò ha provocato notevoli disagi alla popolazione, che non essendo stata avvertita, si è trovata privata di un servizio pubblico essenziale. Abbiamo allertato la Protezione civile del Comune - denunciano Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger rispettivamente presidente e assessore alla Vivibilità della II Municipalità - e stiamo cercando di contattare con grossi problemi i vertici dell' Arin. Ci sono tra le 10 e le 20 mila persone che non possono beneficiare dell' acqua e di conseguenza non possono utilizzare i servizi. Basti pensare che tra queste persone ci sono bambini, anziani e ammalati». «Chi paga i danni? A questo punto - concludono Patruno e Wurzburger - valuteremo se ci sono gli estremi per esporre denuncia per interruzione di pubblico servizio». I cittadini per tutta la giornata hanno preso d' assalto il centralino del 115 e i numeri di telefono dell' Arin e del Comune. Alle 12 l' allarme sembrava rientrato, anche dopo le proteste della II Municipalità. Ma alle 15,30 l' erogazione d' acqua è stata nuovamente interrotta. Fino alle 21 i rubinetti sono rimasti a secco, a Poggioreale (dove i cittadini erano preparati) e nelle zone di Mercato e del quartiere Pendino. Ora si teme per la giornata di oggi. (cri. z.) - CRISTINA ZAGARIA

domenica 14 dicembre 2008

UN GIORNO SENZ'ACQUA NEL QUARTIERE MERCATO

EMERGENZA IDRICA: UN GIORNO SENAZ'ACQUA PER LAVORI SEDE TRAM

(ANSA) - NAPOLI, 13 DIC - "Questa mattina gli abitanti del
quartiere Mercato e parte del quartiere Pendino, si sono
svegliati ed hanno avuto la sorpresa di non veder scorrere
l'acqua dai propri rubinetti". Il tutto senza nessun preavviso.
E' quanto denunciano Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger
rispettivamente presidente e assessore alla vivibilità della II
Municipalità.
L'Arin, l'azienda napoletana che gestisce il servizio di
fornitura idrica, sta effettuando dei lavori connessi alla
riqualificazione della rete tranviaria di via Poggioreale e per
questo motivo ha informato che il giorno 13 dicembre dalle ore
9, 00 alle ore 21,00, sarebbe stata sospesa la fornitura idrica
nei quartieri Poggioreale, San Lorenzo e Vicaria. "Purtroppo
però - aggiungono Patruno e Wurzburger - la sospensione non è
avvenuta solo nei succitati quartieri, dove sono stati fatti
gli avvisi previsti, ma il disservizio si è esteso anche
all'area compresa tra corso Arnaldo Lucci, Via Vespucci, Piazza
e corso Garibaldi (quartiere Mercato), con diminuzione della
pressione in tutto il quartiere Pendino".
"Tutto ciò ha provocato notevoli disagi alla popolazione,
che non essendo stata avvertita, stamane si è trovata privata
di un servizio pubblico essenziale. Al momento - continuano
Patruno e Wurzburger - abbiamo allertato la protezione civile
del Comune di Napoli e stiamo cercando di contattare con grossi
problemi i vertici dell'ARIN. Ci sono circa 10.000 persone che
non possono beneficiare dell'acqua e di conseguenza non possono
utilizzare i servizi igienici che sono essenziali per l'essere
umano. Basti pensare che tra queste diecimila persone ci sono
bambini, anziani e ammalati. Chi paga i danni? A questo punto -
concludono Patruno e Wurzburger - valuteremo se ci sono gli
estremi per esporre denuncia per interruzione di pubblico
servizio". (ANSA).

sabato 6 dicembre 2008

ISLAM: FESTA DEL SACRIFICIO IN PIAZZA MERCATO


RELIGIONI: ISLAM, LUNEDI' A NAPOLI LA FESTA DEL SACRIFICIO

(ANSA) - NAPOLI, 6 DIC - La comunità islamica di Napoli
festeggia lunedì prossimo "l'Eid ul-adha", ossia la festa del
sacrificio. Una delle due più importanti celebrazioni per il
mondo islamico.
Dopo la festa dell'interruzione del digiuno, "Eid ul Fitr"
che proclama la fine del Ramadan, passati due mesi e dieci
giorni, i musulmani celebrano la festa del Sacrificio che
quest'anno a differenza degli altri, si celebra in piazza
Mercato e non in piazza Carmine, proprio perché in concomitanza
la comunità cristiana celebra nella Basilica del Carmine
Maggiore la festa dedicata all'Immacolata.
"Ormai sono anni - dichiara Gianfranco Wurzburger, assessore
alla vivibilità della II Municipalità di Napoli - che è
aperta in piazza Mercato la Moschea che ospita gli Islamici
della nostra città e dal principio vi è sempre stata una
pacifica e serena convivenza. Eppure nelle vicinanze vi sono
tre importanti Chiese Cattoliche: S. Maria della Scala,
Sant'Eligio e la Basilica del Carmine, meta quest'ultima di
numerosi pellegrini devoti della Madonna Bruna".
"Il popolo napoletano - prosegue Wurzburger - ed in
particolare quello che vive in piazza Mercato, per la maggior
parte cattolico, ha accolto benevolmente e amorevolmente questi
fratelli che provengono per lo più dai paesi arabi. Non ci sono
mai state difficoltà relazionali, anzi, molti giovani del mondo
cattolico, delle locali comunità parrocchiali, hanno avviato
con i frequentatori della Moschea un dialogo interreligioso nel
rispetto reciproco della propria fede, della propria cultura e
della propria tradizione, ottenendo dei risultati eccellenti".

Sant’Agostino alla Zecca blitz di Sepe: fate presto



«La riapriremo nel 2010, sarà punto d’incontro dei giovani»



PIETRO TRECCAGNOLI - IL MATTINO - Ha voluto visitarla tutta: le navate, i sotterranei dove ancora ci sono tombe e ossa, la sacrestia affrescata, il chiostro e la sala capitolare che, da tempo, appartengono a privati. Il cardinale Crescenzio Sepe è entrato per la prima volta nel complesso conventuale di Sant’Agostino alla Zecca, tra il corso Umberto e Forcella, dopo averlo ammirato dall’esterno qualche mese fa. «Mi avevano detto che era bella» ha esclamato estasiato «ma non mi aspettavo tutte queste meraviglie». La chiesa è chiusa dal terremoto del 1980 e recentemente il ministro Sandro Bondi ha stanziato un milione e seicentomila euro per portare avanti i lavori di restauro. «Restituiremo la chiesa al quartiere» ha annunciato il cardinale. E ha spiegato che trasformerà la chiesa, attualmente gestita dal Fec (fondo edifici di culto), in una rettoria. «Sarà riconsegnato alla liturgia, all’uso ecclesiastico» ha aggiunto «ma deve anche essere un punto d’incontro per i giovani di Forcella, per contribuire al superamento delle condizioni di disagio». Ad accompagnarlo, facendo anche da ciceroni, c’erano il sovrintendente al Polo museale, Nicola Spinosa, e quello ai beni architettonici, Stefano Gizzi, insieme a Cosimo Tarì, responsabile e progettista del restauro. Con loro, tra gli altri, Gianfranco Wurzburger e Salvatore Castiello del Comitato di Sant’Agostino alla Zecca che da dieci anni si batte per la restituzione alla città di uno dei suoi maggiori capolavori architettonici. Sua Eminenza, con la curiosità di uno studente modello, s’è fatto spiegare le particolarità dell’edificio sacro: «È un segno della storia artistica di Napoli e anche della Chiesa universale. Per me è stata una grande scoperta. Che peccato che è ridotta così. Se un gioiello come questo l’avessero gli americani lo esaltebbero al massimo». Per la prima volta è stato possibile visitare il chiostro, al quale si accede da un palazzo del Rettifilo. È uno spazio che, assieme alla gotica sala capitolare, appartiene a uno studio legale. In passato c’erano stati gli uffici dell’Agenzia per le Entrate e poi le aule dell’Istituto Navale. Sono parti essenziali del complesso monastico. Un rappresentante dello studio, che ha accompagnato il cardinale nella visita, s’è detto disponibile a sedersi a un tavolo per trattare iniziative per le parti «separate». Sull’«utilizzo improprio» e sulle «reiterate manomissioni» c’è stata nei giorni scorsi anche un’interrogazione parlamentare firmata da cinque deputati del Pd (Salvatore Piccolo, Sergio D’Antoni, Luisa Bossa, Pasquale Ciriello ed Eugenio Mazzarella). I lavori per recuperare le strutture portanti di Sant’Agostino dovrebbero durare almeno due anni. «Fate bene, buono e presto» si è raccomandato Sepe alle maestranze. «Per il 2010 questa chiesa deve essere di nuovo aperta a fedeli e napoletani». Il restauro, ha spiegato Gizzi, sta avvenendo con metodi tradizionali e non invasivi e si punta a recuperare anche quel che resta del prezioso pavimento, integrando le parti mancanti con pietre locali. Dopo la messa in sicurezza si partirà con i lavori di ripristino della parte decorativa. E anche qui c’è molto da fare: tra affreschi, sculture e tele, lo scrigno prezioso ha ancora tanto da mostrare.

lunedì 24 novembre 2008

Sos per Sant’Agostino «Servono altri fondi»



Sant’Agostino Sos al governo: fondi scarsi




A ventotto anni dal terremoto, la chiesa di Sant’Agostino alla Zecca, versa nel completo degrado. Dopo una visita di alcuni parlamentari campani, partono due interrogazioni per chiedere fondi.




Erbacce sul tetto, opere trafugate, pavimento rotto Così la chiesa-gioiello a 28 anni dal terremoto




SILVIA PEPE Il tetto è ricoperto di erbacce, il portone di legno antico è andato in fumo in un incendio, i pavimenti sono dissestati. La chiesa di Sant’Agostino alla Zecca, a ventotto anni dal terremoto, si presenta ancora così: quasi completamente abbandonata, lavori di ristrutturazione a passo lento, un patrimonio nascosto inestimabile, oggetti e suppellettili di valore ormai da buttare. Il monumento, costruito nel XIII secolo per volontà di Carlo I d’Angiò, necessita di un restauro definitivo oltre al rifacimento della facciata, del chiostro e del campanile. Per sollecitare il recupero, nel ’98, è nato il comitato di Sant’Agostino alla Zecca. Cittadini e abitanti del quartiere Pendino ma anche esponenti della politica e della cultura hanno aderito al progetto: qualche giorno fa il ministro Bondi ha annunciato un finanziamento di un milione e 600 mila euro per portare a termine l’opera. Ma il comitato rilancia. Quel denaro non basta. E ieri, nel giorno del ricordo del terremoto, ha organizzato insieme con il Comune una visita guidata per un gruppo di parlamentari per fare loro scoprire i tesori della chiesa. Con un Cicerone d’eccezione, monsignore Vincenzo De Gregorio, direttore del conservatorio di San Pietro a Majella. «Negli ultimi trent’anni la chiesa è stata molte volte depredata – dicono Gianfranco Wurzburger e Salvatore Castiello, esponenti del comitato – la maggiore parte dei dipinti e dei preziosi arredi è in deposito ma non sappiamo quanto e cosa sia sparito in tutto questo tempo. E vi sono alcuni lati oscuri sulla vicenda di questa chiesa». Ai parlamentari Teresa Armato, Maria Fortuna Incostante e Salvatore Piccolo (Pd) e Marcello Di Caterina (Pdl) viene così spiegato che alcune sezioni del monumento, chiostro e campanile, non sarebbero più di proprietà del Fec (Fondo edifici di Culto) ma di un privato. Dell’atto di vendita, però, non si è trovata nessuna traccia. Il comitato comunque pare abbia trovato nuovi alleati. Le senatrici Incostante e Armato hanno ribadito la loro volontà di presentare una interrogazione a Palazzo Madama perché si aumenti il budget di spesa per il restauro. «Il salvataggio del monumento – spiega la Armato – rappresenterebbe anche un mezzo per la riqualificazione di tutto il quartiere». E Di Caterina, annunciando la sua intenzione di rivolgersi alla Camera per un incremento dei fondi, punta però il dito contro il Comune che non sarebbe riuscito a sfruttare i 220 milioni di euro messi a disposizione dell’Unione europea per il recupero di tutto il centro storico: «A dicembre verranno gli ispettori dell’Unesco, rischiamo di perdere quel posto d’onore che ci è stato riservato come patrimonio dell’umanità».

DECUMANI: piano traffico per Natale

Il piano traffico ai Decumani luci e ombre nel primo test

Repubblica — 23 novembre 2008 pagina 4 sezione: NAPOLI
Vietato voltarsi, letteralmente. Il cuore dei Decumani è una compatta muraglia umana di turisti, famiglie, passeggini e zaini quando, alle 16, scatta il primo "senso unico" per i pedoni. Qualche migliaio di persone vengono rigorosamente "invitate" - così recita l' ordinanza entrata in vigore ieri - ad entrare da via San Biagio dei Librai o da via Benedetto Croce e a salire lungo via San Gregorio Armeno. Una strada "obbligata" che segue tuttavia il corso della vecchia passeggiata. Ma il test dura appena 25 minuti, il tempo di allentare la pressione: tra le proteste dei commercianti, il borbottìo dei residenti. E la sorpresa divertita, o appena irritata, dei visitatori in gita tra caldarroste e pastori. «Sembra un videogioco, non l' avevo previsto», sorride Lucia, 30 anni, insegnante, da Catania. Mentre Angelo, 50enne di Viterbo, non la prende con filosofia: «Ma questa cosa è illegale, dovrei rifare tutto il giro per prendere quel presepe?». Debutta tra luci e ombre il piano natalizio per i Decumani. Il senso unico per i pedoni replica - sempre che il contesto ne determini la necessità - oggi. Giovanni Spagnuolo, il dirigente del Servizio Protezione del Comune di Napoli che ieri ha curato il primo via al test continua a spiegare a tutti che si tratta «di pochi minuti di sacrificio» e commenta: «Sapevamo che l' esperimento sarebbe stato mal digerito in prima battuta. I commercianti temono di essere penalizzati, ogni bancarellaro vorrebbe che la folla fosse libera di passare in salita e in discesa davanti alla sua merce. Ma sono le esigenze della sicurezza a dettarcelo, di volta in volta». Intanto, aspettando il blitz dei vigili che nel giro di 48 ore dovrebbe definitivamente sanzionare i clandestini e ridurre le occupazioni di suolo pubblico, lungo i Decumani continua a scorrere un contenuto caos. I vigili che chiudono un occhio sugli automobilisti che violano la Zona a traffico limitato; l' associazione degli artigiani ancora non ha fornito l' elenco dei 75 venditori ufficiali, in base al quale poter intervenire sui clandestini. E l' assessore Gianfranco Wurzburger della Municipalità lamenta l' assenza di una autentica cabina di regia tra caschi bianchi, protezione civile e volontari. «Occorre assolutamente un maggiore coordinamento tra le forze in campo - sottolinea Wurburger - Ma questo primo giorno ha dato buoni risultati, quasi tutto è andato bene». In quel "quasi" c' è la cronaca di una giornata particolare. Ore 11 di ieri. Una dozzina di ambulanti abusivi cercano di spacciare cd contraffatti e finte griffe prima che scatti il sequestro della polizia municipale, inviata dal generale Luigi Sementa alla tolleranza zero: vengono sequestrati un centinaio di oggetti. Dopo 20 minuti, ecco un altro extracomunitario stendere il suo lenzuolo con nuovi capi. Ancora: decine di auto e di scooter, incuranti della Ztl, alla postazione di filtro dei vigili urbani declinano un generico "residente" e passano nell' area pedonale. Accade anche, come in piazza Miraglia, che alcuni agenti siano più infllessibili: ma anche lì il raggiro è presto trovato. Tanti al volante delle auto penetrano da via Duomo verso via Anticaglia (dove non c' è la postazione di blocco dei vigili), deviano per via Atri e sbucano su via Tribunali, 30 metri più avanti del presunto filtro dei vigili, passando dinanzi ad un' altra postazione di vigili. E costoro, convinti che quelle auto abbiano già passato un controllo, preferiscono non bissare la richiesta per non bloccare la viabilità. Infine, ciliegina sulla torta, ecco le solite pattuglie di cittadini incivili a gettare sacchetti di immondizia in pieno giorno dinanzi al sagrato della chiesa del Purgatorio ad Arco, via Tribunali. Una macchia subito segnalata dall' assessore Gennaro Mola e rimossa da una squadra di operatori dell' Asìa. «Ho dato disposizioni agli agenti di sottoporre a rigoroso controllo quell' angolo: ora occorre anche qualche sanzione», puntualizza Mola. In compenso, la città prova a guadagnare punti con la presenza discreta e accogliente di due vigilesse-interpreti che da ieri, su iniziativa del comandante Sementa, stazionano in piazza San Domenico Maggiore: una tenente laureata in Lingue all' Istituto Orientale ed una agente rispondono in inglese, francese e spagnolo. C' è aria di speranza, alla fine. Vuoi vedere che sarà «una buona stagione per San Gregorio Armeno»? Recessione permettendo. Lo dice anche l' artigiano preferito dai ministri, Genny Di Virgilio: «Per essere il penultimo week-end di novembre, è andata bene. Da noi è stata richiestissima la statuina di Obama: 30 esemplari contro i 15 di Berlusconi». Più turisti, e pizzerie strapiene. Qualche locale ieri chiamava addirittura le prenotazioni dei clienti via megafono, su via Tribunali. Peccato che qualche retaggio della crisi rifiuti ancora danneggi il turismo. Lo racconta Enzo Albertini, il presidente di Napoli Sotterranea: «L' affluenza da settembre e ottobre è andata molto bene, e un novembre così non si vedeva da anni. Tuttavia, dopo alcuni improvvidi e falsi servizi sulle cavità di Napoli ricoperte di rifiuti, io ho avuto un sacco di problemi con i turisti. La scorsa settimana, gli studenti di 2 istituti superiori di Firenze si rifiutavano di scendere: "Napoli fa schifo anche sotto, hanno tolto l' immondizia da sopra e l' hanno gettata nei sotterranei". Ovviamente si sono ricreduti solo dopo». - CONCHITA SANNINO

domenica 23 novembre 2008

Sant'Agostino alla Zecca

Repubblica — 22 novembre 2008 pagina 9 sezione: NAPOLI
C' è un milione di euro per Porta Nolana, dove il mercato del pesce è fermo da mesi, dopo la chiusura per l' intervento della magistratura, una breve e parziale riapertura e la scoperta che i lavori effettuati non erano sufficienti a restituire l' attività agli operatori. Il Consiglio provinciale ha approvato un ulteriore stanziamento di 500 mila euro ai 500 mila già previsti per la riqualificazione dell' area tra via Carmignano e via Soprammuro, sulla scorta di un emendamento presentato dall' opposizione. La cifra verrà trasferita non al Comune, ma direttamente alla seconda Municipalità (Avvocata Montecalvario) per gli interventi necessari alla riapertura del mercato. «Non ci sono più alibi, ora. Bisogna chiedere subito il dissequestro al magistrato e avviare un percorso concreto per creare una grande opportunità per gli operatori commerciali, ma anche per i cittadini residenti. Questo quartiere è stato per troppo tempo ignorato dall' amministrazione comunale. Speriamo che cominci una nuova stagione». Una nuova stagione, poco distante da lì, comincia per Forcella. Domani, nel ventottesimo anniversario del terremoto del 1980, un gruppo di parlamentari visiterà i tesori della chiesa di Sant' Agostino alla Zecca, su iniziativa dell' assessorato di Laudadio e del comitato per la tutela e la salvaguardia della chiesa. Nei giorni scorsi il ministro Bondi ha annunciato uno stanziamento di 1 milione e 600 mila euro per il restauro del tetto e della facciata. «Ma servirà un impegno dopo la sua riapertura», dicono Wurzburger e Castiello, membri del comitato. All' esterno ci sarà un salvadanaio. «Non aspettiamo soldi, ma messaggi di impegno da parte dei parlamentari campani».

sabato 22 novembre 2008

DECUMANI: dispositivo per Natale

NATALE: NAPOLI; WURZBURGER, PER DECUMANI PIU' COORDINAMENTO

(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - "Questa mattina è partito il
nuovo dispositivo di traffico ai decumani; Abbiamo potuto
verificare insieme con l'assessore Mola ed il presidente della
II Municipalità, Alberto Patruno, che è andato quasi tutto
bene, ma occorre maggiore coordinamento - dice Gianfranco
Wurzburger
, assessore alla Vivibilità della II Municipalità di
Napoli - sicuramente servono dei correttivi, soprattutto nel
tratto di via San Biagio dei Librai lato via Duomo, dove molte
autovetture tentano di immettersi nell'area pedonale da via del
Grande Archivio". "Inoltre - continua Wurzburger - bisogna che
ci sia un unico soggetto che coordini gli uomini della
Protezione civile, gli agenti della Polizia locale e gli
operatori sanitari. Non è possibile che non ci sia una cabina
di regia".
"Bisogna individuare - conclude Wurzburger - un unico
dirigente del Comune di Napoli che possa coordinare tutte le
forze messe in campo per l'attuazione del dispositivo di
traffico e confidare nel rispetto della segnaletica e delle
regole da parte della cittadinanza".(ANSA).

San Biagio dei Librai: Fiera di Natale

NATALE:NAPOLI;POCA GENTE,NO SENSO UNICO PEDONI A VIA PRESEPI

(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - Doveva scattare oggi il senso unico
pedonale a San Gregorio Armeno, la strada dei presepi di Napoli,
per evitare le resse degli anni scorsi: il provvedimento però
non è partito. Non c'era tanta gente, complice il freddo e
probabilmente la crisi economica. L'iniziativa è stata dunque
rinviata.
A San Gregorio Armeno ma anche nella zona dei Decumani, è
scattata comunque oggi la pedonalizzazione prevista per il
periodo natalizio. La disposizione, entrata in vigore oggi,
dalle ore 10 alle ore 24, sarà attuata fino al 6 gennaio
prossimo. Sul posto anche i volontari della Protezione civile
con l'obiettivo di accompagnare gruppi di turisti che arrivano
in città attraverso percorsi pedonali protetti.
"E' stata la scarsa affluenza turistica a non far partire
l'isola pedonale. Se ci sarà aumento delle presenze potrebbe
iniziare questo pomeriggio. A deciderlo sarà il comandante
della Polizia municipale, come disposto dall'ordinanza
sindacale", spiega Gianfranco Wurzburger, assessore alla
Vivibilità della II Municipalità di Napoli.(ANSA).

venerdì 21 novembre 2008

Sant'Agostino alla Zecca: apertura straordinaria

BENI CULTURALI: VISITA PARLAMENTARI A S.AGOSTINO ALLA ZECCA

(ANSA) - NAPOLI, 21 NOV - Domenica prossima, 23 novembre, a
28 anni dal terremoto dell'80, un gruppo di parlamentari
campani, rivedranno i tesori di Sant'Agostino alla Zecca.
L'iniziativa, nata per iniziativa congiunta dell' assessorato al
Centro Storico del Comune di Napoli ed il Comitato per la tutela
e la salvaguardia di S. Agostino alla Zecca, vuole essere l'
occasione per far ammirare il monumento trecentesco in fase di
restauro. "La cooperazione tra Comune, Municipalità, Regione
e Governo - dichiara l'assessore al centro storico del Comune di
Napoli Felice Laudadio - è l'elemento essenziale per la
riqualificazione del Centro Storico. Decisivo in tale contesto
é l'apporto delle associazioni. L'esperienza di Sant'Agostino
alla Zecca, testimonia la necessità costante di sinergie
istituzionali e forte e costruttiva partecipazione".
Dopo l'annuncio dato, nei giorni scorsi, dal ministro Bondi
dello stanziamento di un milione e 600mila euro dal Governo per
completare i lavori del tetto e della facciata, il Comitato di
S. Agostino alla Zecca, infatti, rilancia. "Continuiamo la
nostra battaglia e come lo scorso anno riapriamo la chiesa per
un giorno. il 23 novembre che per la nostra chiesa ha
significato la chiusura e l' abbandono" dichiarano Gianfranco
Wurzburger
e Salvatore Castiello del Comitato. "La visita
guidata riservata ai parlamentari campani è un modo per dire
che S. Agostino merita attenzione e la aspetta da quasi 30
anni".
"E' vero - proseguono Wurzburger e Castiello - c`é stato lo
stanziamento da parte del Governo centrale, ma come Comitato,
lavorando da oltre quindici anni sul territorio, sappiamo bene
che non basta. Dopo i lavori - che aspettiamo siano solleciti e
curati - c'é da occuparsi della chiesa. La riapertura non
significa aver risolto la tutela del monumento trecentesco.
Dobbiamo tener viva l'attenzione dei parlamentari campani da
adesso in poi". Domenica, alle ore 11, in via Sant'Agostino
alla Zecca - rione Forcella la visita sarà guidata da mons.
Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San
Gennaro. (ANSA).

domenica 16 novembre 2008

Sant’Agostino alla Zecca per il restauro 1,6 milioni


Il piano del governo: riaprire la chiesa entro il 2009


L’invito
Il Comitato al ministro dei Beni culturali: venga a vedere il cantiere


GERARDO AUSIELLO - IL MATTINO - Un milione e 600mila euro. È la cifra stanziata dal governo Berlusconi per il restauro della storica chiesa di Sant’Agostino alla Zecca, chiusa da 28 anni. I fondi serviranno per completare i lavori del tetto e della facciata, pesantemente danneggiati dal terremoto del 23 novembre 1980. Da allora è iniziato il calvario del tempio, uno dei più belli di Napoli, la cui ristrutturazione è andata avanti a singhiozzo per mancanza di finanziamenti e lungaggini burocratiche. Fino alla decisione di questi giorni del premier Silvio Berlusconi e del ministro Sandro Bondi, che si sono impegnati per l’imminente riapertura. «Siamo lieti - hanno spiegato giovedì durante la visita in città - di poter contribuire al recupero di un luogo così significativo per i napoletani». Non è escluso, inoltre, che lo stesso Bondi possa tornare all’ombra del Vesuvio nei prossimi giorni per seguire le operazioni di restyling che dovrebbero concludersi nel 2009: a spingere per il sopralluogo dell’esponente del governo e di una delegazione di parlamentari è il Comitato Sant’Agostino che fin dall’inizio segue le sorti della chiesa immersa nel degrado. Sono in corso contatti con la sovrintendenza e il ministero dei Beni culturali per tenere l’iniziativa proprio il 23 novembre, giorno dell’anniversario del terremoto dell’80. «Le dichiarazioni di queste ore ci confortano - spiegano Salvatore Castiello e Gianfranco Wurzburger, promotori del Comitato che ha anche realizzato un gruppo su Facebook - Speriamo che non passi troppo tempo per rivedere aperta Sant’Agostino e che si provveda contestualmente alla sua vigilanza, cura, pulizia. La gente di Forcella ha bisogno di segnali attendibili di vicinanza da parte del governo, di concretezza e rinascita del territorio. Tutelare i monumenti può essere una risorsa per Forcella. Puntiamo sulla cultura, la vera svolta per Napoli». Nel corso degli anni la chiesa si è trasformata in un cantiere: è infatti impossibile entrare dall’ingresso principale, bisogna salire in ascensore da un portone del corso Umberto. È un cantiere dal quale da tempo sono state tolte le opere d’arte superstiti trasportabili. Restano gli affreschi di Giacinto Diano, il pulpito in marmo di Porto Venere e ancora le tombe del musicista settecentesco Niccolò Jommelli e del servo di Dio, Giovan Battista Jossa, usciere del Tribunale ai tempi di Murat. Il finanziamento dell’esecutivo non basterà, invece, per il restauro del campanile e delle catacombe, dove c’è la cripta con le ossa venerate (come si faceva alle Fontanelle) e dove negli anni Ottanta furono trovate armi dei clan della camorra. Intanto sul Filangieri le acque restano agitate dopo lo scontro a distanza tra Bondi e il sindaco Rosa Russo Iervolino. «Il museo, di proprietà degli eredi Filangieri - spiega l’assessore comunale alla Cultura Nicola Oddati - è chiuso al pubblico dal ’99 ma è considerato a tutti gli effetti un bene della città». Così l’Amministrazione stanzia annualmente un contributo di 200mila euro per il personale e la sorveglianza della struttura. Il problema è che il cronologico dei pagamenti procede a rilento a causa della scarsa liquidità dell’ente (da qui l’invito del primo cittadino al ministro Giulio Tremonti a sbloccare i 100 milioni di euro previsti per Palazzo San Giacomo) e il ritardo accumulato è di circa un anno e mezzo. «Nei prossimi giorni concederemo al conte Gianpaolo Leonetti, direttore del Filangieri, un’anticipazione di 60mila euro sulla somma dovuta. Siamo poi in attesa che la Regione approvi il progetto di ristrutturazione del museo grazie ai fondi europei. Così potrà essere nuovamente visitabile».

venerdì 14 novembre 2008

BATTAGLIA VINTA!!!


BENI CULTURALI:COMITATO,VINTA BATTAGLIA PER S.AGOSTINO ZECCA

(ANSA) - NAPOLI, 14 NOV - "C'é l'annuncio ufficiale: il
ministro Bondi ieri a Napoli ha annunciato l'impegno del Governo
allo stanziamento di fondi per il restauro della chiesa di S.
Agostino alla Zecca. Come 'Comitato S. Agostino' non possiamo
che esultare perché la nostra battaglia sembra vinta": è il
commento di Salvatore Castiello e Gianfranco Wurzburger che
dalla chiusura della storica chiesa trecentesca avvenuta nel
1980, a seguito del terremoto, sottolineano di aver avviato
"una battaglia senza fine per la riapertura del monumento".
Il comitato, costituitosi all'indomani della chiusura della
chiesa di Forcella, ha avviato diverse proteste: da cartoline
spedite all'allora ministro Buttiglione per sensibilizzare
l'opinione pubblica, a plotter trilingue (italiano, inglese e
napoletano) che spiegavano la storia della chiesa a turisti e
passanti per sollecitare un'offerta-simbolo per la riapertura
del monumento.
"Le dichiarazioni del ministro Bondi ci confortano. Speriamo
che non passi troppo tempo per rivedere aperta S. Agostino e che
si provveda contestualmente alla sua vigilanza, cura, pulizia:
la gente di Forcella - dicono Castiello e Wurzburger - dopo
tutti questi anni ha bisogno di segnali attendibili: segnali di
vicinanza da parte del Governo centrale, segnali di concretezza
e di rinascita per il territorio. Ma anche di attenzione alla
salvaguardia del suo patrimonio da cui può derivare anche una
vera e propria rinascita del quartiere: tutelare i monumenti
può essere una risorsa per Forcella.
Puntiamo sulla cultura, la
vera svolta per Napoli". (ANSA).

mercoledì 5 novembre 2008

Via Marina lite tra Comune e impresa

Repubblica — 02 novembre 2008 pagina 7 sezione: NAPOLI

Una perizia che manca, un visto della sovrintendenza e pagamenti in ritardo. Nuovo giallo per il cantiere di via Marina, con una pesante denuncia dalla ditta capofila dell' Ati che ha vinto l' appalto. «Aspettiamo da luglio una perizia, con il visto della sovrintendenza e dell' Anm per portare avanti i lavori, una perizia costata 400 mila euro, ma non arriva, come non arrivano i pagamenti. Così rischiamo di perdere i fondi europei che scadono a fine anno». è duro William Di Cesare, l' imprenditore romano a capo del grande cantiere di via Marina. Di Cesare chiede al Comune un risarcimento danni di 12 milioni di euro. «Non è una cifra casuale - spiega l' imprenditore - ma è il conto matematico delle mancate contabilizzazioni, dei fermi di cantiere, della mancata produzione». Palazzo San Giacomo minimizza, anche perché per i fondi europei c' è una proroga fino a febbraio 2009, dicono fonti vicine al Commissario per il traffico. «E poi non è possibile consegnare subito tutte le aree, altrimenti si blocca la città - spiega Gianfranco Wurzburger, assessore alla Viabilità della II Municipalità - . Per quanto riguarda i pagamenti la ditta che lavora in via Marina ha già ricevuto tre avanzamenti dei lavori per un milione e 400mila euro e a giorni avrà il quarto; ci sono ditte che il Comune di Napoli paga addirittura dopo 18 mesi». Di Cesare risponde con un appello al presidente degli industriali napoletani: «Non è una buona motivazione dire che le altre ditte vengono pagate dopo un anno e mezzo, perché se è vero è da denunciare pubblicamente. Per legge il pagamento deve essere a trenta giorni». Per ora il cantiere va avanti. «Ma tra un mese avremo finito e allora che succederà se non arriva l' ok della Soprintendenza e il Comune non ci consegna le aree?».

Via Marina, stop ai lavori: lite ditta-Comune


A rischio il completamento del restyling. In via Colombo pedone travolto e ucciso da un motociclista invalido


IL MATTINO - 01.11.08

FABIO JOUAKIM I mezzi della ditta, ieri mattina, lavoravano regolarmente ai marciapiedi. Ma il futuro è nero. L’Ati di imprese che sta operando in via Marina, capeggiata dalla Di Cesare, chiede al Comune circa 12 milioni di euro di danni per i mancati introiti. E manca ancora un enorme tratto di strada all’appello, nonostante il termine degli interventi fosse previsto ormai da un pezzo: le aree sono state consegnate già a giugno del 2007. Intanto un’altra tragedia della strada è avvenuta in serata in via Cristoforo Colombo: vittima un pedone di 67 anni travolto da uno scooter il cui guidatore - un invalido - ora è ricoverato in gravissime condizioni al Loreto mare. L’anziano, Salvatore Greco, stava attraversando e si trovava sulla corsia preferenziale quando è stato travolto dal mezzo guidato da un centauro sui 30 anni proveniente dal centro e diretto verso Portici. È stato subito chiaro che per Greco, napoletano residente a San Giorgio a Cremano, non c’era niente da fare. Preoccupanti le condizioni dell’investitore, politraumatizzato, che non aveva documenti addosso. Dai primi rilievi degli agenti della polizia municipale risulterebbe che il pedone (forse diretto alla fermata del bus per rientrare a casa) non stava attraversando sulle strisce e che il motociclista, un invalido, non procedeva affatto a velocità sostenuta. Ma le indagini continuano. Tornando a via Marina, c’è il serio rischio che i lavori non vengano completati entro la scadenza prevista del 31 dicembre, con l’Unione europea che potrebbe riprendersi i fondi non impiegati. Nonostante l’appello del sindaco Rosa Russo Iervolino, che due settimane fa aveva chiesto una rapida risoluzione della vicenda, considerata l’importanza per i napoletani - e per chi arriva dalla provincia - di un asse viario strategico come via Marina, mancano ancora i lavori alle corsie ordinarie e alla preferenziale nel tratto via Duomo-Carmine e la riqualificazione della zona di Portosalvo. Nella telenovela cominciata quasi due anni fa, e della quale non si intravede ancora la soluzione, le posizioni sono ben definite. Da un lato le imprese, con il capofila William Di Cesare che sottolinea: «Tra due settimane finiremo la lavorazione ai marciapiedi, e non sappiamo in seguito dove dovremo intervenire. Il Comune non ci consegna le aree». Così, continua Di Cesare, «c’è il rischio che non vengano rispettate le scadenze. E se fino ad ora c’è la copertura finanziaria, figuriamoci dopo il 31 dicembre, con il rischio che l’Unione europea si riprenda i fondi non impiegati». Gianfranco Wurzburger, assessore della seconda municipalità, non nasconde la sua sorpresa. «So che sono stati ottenuti due mesi di proroga - dice - perché si tratta di lavori in stato di completamento. E comunque non credo che l’impresa debba lamentarsi troppo, visto che è l’unica che viene pagata dal commissario straordinario entro 45 giorni, rispetto ai diciotto-ventiquattro mesi delle altre imprese che lavorano con il Comune».

venerdì 31 ottobre 2008

lunedì 27 ottobre 2008

domenica 26 ottobre 2008

SALVA L'ITALIA


siamo qui per dare un contributo al Paese!

25 ottobre 2008 - manifestazione nazionale PD


domenica 19 ottobre 2008

SCONTRO ACEA - CITELUM: CITTA' AL BUIO


Comune Napoli – II municipalità, Wurzburger: Impianti di pubblica illuminazione in via duomo spenti da due giorni per protesta


Due notti al buio per gli abitanti di via Duomo (nel tratto compreso tra piazza Nicola Amore e via Marina, proprio dove risiede anche il Sindaco), compreso il Sindaco. Non un black out o un guasto, ma una forma di protesta. Lo segnala l’assessore alla Vivibilità della II Municipalità Gianfranco Wurzburger. “Questa mattina – dichiara Wurzburger – ho chiesto chiarimenti ad alcuni funzionari della società Acea Graded che gestisce gli impianti di pubblica illuminazione in città. Mi è stato risposto che alcune strade erano al buio per protesta. Sembra paradossale – continua Wurzburger – ma è così: una protesta messa in piedi dagli operai dell’ACEA che, preoccupati di perdere il posto di lavoro, hanno pensato di attuare questa forma di “sciopero” per opporsi all’assegnazione della gestione degli stessi impianti di pubblica illuminazione alla società francese Citélum vincitrice di un ricorso sulla gara per l’assegnazione della gestione degli stessi impianti di pubblica illuminazione per il Comune di Napoli”.
“Pur esprimendo la mia solidarietà agli operai dell’ACEA – aggiunge l’assessore della Municipalità – non credo che si possa lasciare la cittadinanza al buio, lasciandola alla mercè dei delinquenti pronti ad approfittare della situazione contingente”. L’assessore Wurzburger, pertanto, chiederà immediatamente all’Assessore Imperlino di intervenire e di trovare subito una soluzione affinché non vi siano ulteriori disagi per i cittadini. “Inoltre – conclude Wurzburger – oggi stesso contatterò la Questura per chiedere, al contempo, di potenziare la vigilanza nelle strade dove gli impianti di illuminazione sono disattivi”.

venerdì 17 ottobre 2008

giovedì 16 ottobre 2008

Abusivi, incuria e vandali via Toledo sfregiata

Il percorso classico dello «struscio» è uno slalom tra gli ambulanti La denuncia della municipalità: pochi fondi per la manutenzione
PIETRO TRECCAGNOLI - IL MATTINO - Toledo di giorno, peggio che andar di notte. Fare il flaneur al buio è una sfida alla propria incolumità fisica, tra moto che fanno le gare sui marciapiedi e cumuli di cartoni abbandonati dai commercianti. Ma Toledo di giorno è la zella elevata a struscio, è un’altra isola che non c’è con auto e furgoni circolanti a tutte le ore del giorno, carico scarico consegna senza una regola, con scooter che l’attraversano in barba a ogni controllo, su e giù come api attorno al miele dei Quartieri. La strada simbolo di Napoli, quella dove sciamano i turisti dall’Archeologico al Plebiscito, quella che Stendhal spudoratamente definì indimenticabile e Melville paragonò a Broadway, sì proprio quella, è l’emblema oggi di una città prolassata, incapace persino di riparare i basoli ballerini dei marciapiedi, di bloccare chi infrange il divieto da zona a traffico limitato, di dare una bella lavata, ché il nero appiccicoso di schifezze percolanti si allarga come un blob attorno a fioriere, talvolta in bilico sulla loro stessa base bianca, piene solo di inutile terra, cartacce e bottiglie, e attorno ai cestini eternamente traboccati. Come via Chiaia, peggio di via Chiaia. Più di centoventi anni fa, nel 1884, ai tempi di Matilde Serao forse si stava anche meglio. «Via Roma» annotava la scrittrice «malgrado le premure degli spazzini, non arriva mai a detergersi». Un tempo erano persino premurosi gli operatori ecologici, oggi bisognerebbe prima trovarne, perché le insidie delle sporcizia le conosce il pedone. Ma più pericolosi sono i basoli dei marciapiedi. A Napoli la parola manutenzione è considerata alla stregua di una bestemmia. Si preferiscono le inaugurazioni. Insolitamente per la città, a Toledo, i sanpietrini della carreggiata stradale resistono. Il punto debole sono le mattonelle dei marciapiedi. Sono fatte di pietra etnea e sono sottili, tanto da non reggere il peso dei camioncini che spesso stazionano a giornate intere. soprattutto attorno al Banco di Napoli. E proprio il tratto che dalla sede centrale dell’istituto di credito arriva al cantiere del metrò è il più disastrato. Tanto che nei pressi del Ponte di Tappia, su un’area tutta sgarrupata, hanno collocato, misera cautela, una transenna. L’ultimo restyling di Toledo risale appena a un paio di anni fa. Della manutenzione dovrebbe occuparsi direttamente il Comune che, quando furono istituite le Municipalità (via Toledo fa parte della seconda), stabilì che si sarebbe occupato delle strade principali (com’è appunto Toledo) lasciando all’amministrazione di quartiere il compito di provvedere alle secondarie. «Ma il Comune non se ne cura» spiega l’assessore municipale Gianfranco Wurzburger. «E a noi tocca fare i supplenti». Con quali mezzi? «Qualche giorno fa ci sono stati assegnati 44mila euro per la manutenzione urgente. Una cifra irrisoria per una Municipalità che va dal corso Vittorio Emanuele al corso Arnaldo Lucci». In pratica si riesce a dare una risistematina qua e là, un mestolo di catrame nelle gengive sdentate dei sanpietrini, una pezza a colore dove serve. Ma non è finita. I lavori, spesso e volentieri, non si riescono a fare: le imprese che si aggiudicano gli appalti quasi subito rinunciano. Perché? «Perché i pagamenti» aggiunge Wurzburger «sono fatti dai 18 ai 24 mesi dopo l’assegnazione e nessuna impresa se la sente di aspettare tanto». Il danno, la beffa e aggiungiamoci pure un pernacchio. In questo scenario dove la sporcizia è la bandiera da sventolare a beneficio dei turisti che fotografano tutto, elettrizzati come cani da caccia immersi in una casbah di puzze mediorientali, qui i cartelli marroni dell’azienda di soggiorno fanno più male di un pugno in faccia: indicano il nome e l’età dei palazzi storici, vera doppia quinta alla strada che segnò «il primo passo fatto da Napoli verso la civiltà moderna» (così parlò Dumas). Sembrano loro fuori posto, come le eterne bancarelle (foulard a due o tre euro), o la cartomante che nell’era di internet continua a leggere le i tarocchi dietro il suo tavolino vicino all’ex Rinascente o l’ultimo invecchiato sciuscià davanti alla Galleria. Che ci fanno qui? Toledo è il regno dello scooter in sosta selvaggia accanto al marciapiede (l’apoteosi è tra via Diaz e piazza Carità e a via Baracca), del mercatino dei nuovi pannazzari dagli occhi a mandorla (la loro base è a via Toti). Da qualche giorno, nelle ore canoniche, non si vedono gli africani con le loro borse false e i loro cd pezzotti. Esercito e finanza fanno da dissuasori. Ma è un magra consolazione: si risolve sempre e solo l’ultimo dei problemi. Togli il lenzuolo con la merce illegale e trovi la città sconnessa.

mercoledì 15 ottobre 2008

CASA, SCADE OGGI IL BLOCCO DEGLI SFRATTI

IL COMUNE: SUBITO LA PROROGA DEL GOVERNO
ATTILIO IANNUZZO - IL MATTINO Scade oggi la sospensione degli fratti per le famiglie disagiate. Congelata la legge 9/2007, provvedimento con il quale si tentava di contenere il disagio abitativo e favorire il passaggio da casa a casa per particolari categorie sociali soggette a procedure esecutive di rilascio per finita locazione degli immobili adibiti ad uso di abitazioni. La legge avrebbe interessato i residenti nei comuni capoluoghi di provincia con reddito annuo lordo familiare inferiore a 27mila euro. In alcuni quartieri del centro storico della città sono numerosi gli ultrasessantacinquenni, portatori di handicap con invalidità superiore al 66%; tutti cittadini che avrebbero usufruito della proroga prevista dal precedente governo. Esistono circa 2300 famiglie in Campania per le quali era predisposto un intervento significativo, e solo Napoli gli sfratti previsti sono 500. «Sono solo 2000 gli alloggi da destinare alle famiglie indigenti in Campania, - sostiene il presidente campano del Sunia Antonio Giordano - meno dunque della reale esigenza. Abbiamo necessità di un intervento immediato, ci sono anziani e malati che non sanno dove andare». Intanto si attende il piano nuovo, che in finanziaria non è ancora previsto. L’Anci aveva accolto con interesse l’intenzione da parte del governo di prorogare la sospensione degli sfratti. «La proroga promessa dal governo è importante e deve esserci, - sostiene l’assessore al patrimonio Ferdinando di Mezza, - in quanto in caso contrario non sapremmo che risposta dare alle centinaia di famiglie napoletane che si trovano nella condizione di dover abbandonare la propria casa». «Abbiamo evitato 3 volte lo sfratto di una donna residente nel nostro quartiere - sostiene l'assessore alla vivibilità della seconda municipalità Gianfranco Wurzburger, - che ha tre figli minori, è vedova e disoccupata».

lunedì 13 ottobre 2008

SEMICONVITTI A RISCHIO

Il Comune è a corto di liquidi si risparmia su luce e telefoni

Repubblica — 12 ottobre 2008 pagina 7 sezione: NAPOLI

La crisi occupazione Secondo Cardillo con la crisi finanziaria sono a rischio decine di imprese e centinaia di posti di lavoro Il Comune è a corto di "liquidi". Le casse di San Giacomo sono a secco: sono a rischio la manutenzione stradale (buche, marciapiedi, nuovi lavori) e i servizi sociali. Tutte le imprese che lavorano per Palazzo San Giacomo hanno pagamenti posticipati a un anno e mezzo: i lavori fatti oggi verranno pagati (se tutto va bene) nel 2010. «Sono a rischio decine di imprese e centinaia posti di lavoro, soprattutto nel welfare» dice l' assessore al Bilancio, Enrico Cardillo, che parla di un «bilancio irrigidito dalle limitazioni di spesa» e annuncia, entro dieci giorni, un drastico piano anti-sprechi. Tutta colpa della crisi generale dei mercati. Anche la vita dello stesso palazzo comunale, vista la congiuntura negativa, rischia di mutare radicalmente. La giunta ha appena approvato una delibera in cui si impone un drastico taglio degli sprechi: i dipendenti comunali, per esempio, «sono invitati a spegnere la luce quando escono dalla propria stanza di lavoro». Si risparmia sulla luce e sui telefoni (per fissi e mobili ci sono severi codici di blocco) e il materiale di cancelleria è contingentato. Per l' ultima manovra di assestamento di bilancio, per esempio l' assessore alla Mobilità, Agostino Nuzzolo ha chiesto un milione di euro per la manutenzione stradale e ha avuto zero. «In un momento di crisi generale come questo, bisogna fare delle scelte - dice Nuzzolo - Per la manutenzione contiamo sul tavolo con la Regione, intanto al mio assessorato sono stati assegnati 4,5 milioni per il sistema di telecontrollo. Certo, la crisi è pesante. Noi, per esempio, stiamo costruendo le metropolitane, ma mi chiedo una volta realizzate avremo i soldi per gestirle? Ora non abbiamo neanche i fondi per potenziare i bus». Altro settore in allarme rosso è quello del welfare. «Tremila minori a rischio saranno privati del semiconvitto per mancanza di finanziamenti - denunciano il consigliere comunale del Pd, Fabio Benincasa, e l' assessore della II Municipalità, Gianfranco Wurzburger - «Questo vuol dire che i figli di pregiudicati, tossicodipendenti, disoccupati, trascorreranno più tempo in strada e sarà più difficile evitare che cadano nella rete della criminalità». Il contro alla rovescia è corto, se il Comune non trova entro novembre tre milioni e mezzo, il servizio salta. «Da 2002 al 2007 c' è stato un taglio di trasferimenti statali di 142 milioni- spiega Cardillo - Il nostro bilancio è seriamente minacciato dalle scelte a livello nazionale, diminuzione dei trasferimenti, abolizione Ici ed errato calcolo dei costi della politica». Cardillo fa due esempi concreti: «Lo Stato si era impegnato a pagare, entro il 2008, 5 milioni di Tarsu delle scuole, ma avremo solo qualche centinaia di migliaia di euro. Per non parlare dell' Ici, solo per il 2007 abbiamo perso 27 milioni». Due le mosse, a stretto giro, per racimolare fondi: «Tra dieci giorni sarà pronto un piano di drastica riduzione dei costi di funzionamento della macchina comunale - annuncia Cardillo - E la polizia municipale ha creato un archivio informatico e ha iscritto a ruolo tutte le multe dal 2002 al 2005, che saranno immediatamente riscosse». I tagli trasferimenti Dal 2002 al 2007, secondo Cardillo, c' è stato un tagli dei trasferimenti statali di circa 142 milioni - CRISTINA ZAGARIA

sabato 11 ottobre 2008

SALVIAMO LA DEMOCRAZIA


L.ELETTORALE: NAPOLI; ESPONENTI PD, PETIZIONE PRO PREFERENZE

(ANSA) - NAPOLI, 11 OTT - Nella giornata di oggi e di domani,
in occasione della campagna per il tesseramento al Partito
Democratico, Fabio Benincasa (consigliere comunale di Napoli del
PD) e Gianfranco Wurzburger (assessore II Municipalità, sempre
del PD) raccoglieranno le firme a favore dell'iniziativa 'Pro -
preferenza per le elezioni europee'.
"L'abolizione delle preferenze - dichiarano Benincasa e
Wurzburger - contribuirebbe a rafforzare la 'casta'. Non è
possibile che venga tolta la possibilità agli elettori di
scegliere i propri rappresentanti. In tal modo - continuano gli
esponenti del PD - verrebbe meno la condizione per la quale i
parlamentari possano dirsi 'eletti dal basso', visto che
verrebbero calati dall'alto".
"Inoltre - concludono Benincasa e Wurzburger - il 'potere'
di scegliere dato al popolo sovrano, con l'abolizione delle
preferenze passerebbe ai partiti. Così facendo si corre il
rischio di intaccare la democrazia".(ANSA).

venerdì 10 ottobre 2008

semi-convitti a rischio chiusura

SCUOLA: BENINCASA-WURZBURGER, RISCHIO STOP PER 3MILA MINORI

(ANSA) - NAPOLI, 9 OTT - "Tremila minori a rischio saranno
privati del semiconvitto per mancanza di finanziamenti". E'
quanto denunciano, in una nota, il consigliere comunale del Pd,
Fabio Benincasa, e l'assessore alla Vivibilità della II
Municipalità, Gianfranco Wurzburger.
"Il risvolto di tutto questo? E' immaginabile, i ragazzi
figli di pregiudicati, tossicodipendenti, disoccupati,
trascorreranno più tempo in strada - dicono - dobbiamo
chiederci a quale futuro li esponiamo". Nei giorni scorsi,
Benincasa e Wurzburger hanno incontrato i rappresentanti delle
scuole a semi-convitto che hanno espresso perplessità e
difficoltà. "C'é disagio e disorientamento - spiegano -
privare i semiconvitti di assistenza economica significa
danneggiare innanzitutto i minori che nel semiconvitto trovano
un'alternativa educativa alla strada". "Napoli - continua
Wurzburger - non può consentire che minori già a rischio per
le condizioni sociali ed economiche in cui crescono siano
abbandonati al proprio destino creando peraltro difficoltà
ulteriori alle famiglie di appartenenza". Fabio Benincasa
stamattina si è fatto promotore "di un ordine del giorno che
é stato approvato all'unanimità in seno al Consiglio Comunale,
recependo anche le istanze dei colleghi Schifone e Varriale, col
quale si impegna la Giunta comunale ed il Consiglio a trovare la
copertura di spesa, pari a circa 12 milioni di euro, che
consentirà ai 54 istituti napoletani di poter assistere i 3000
minori a rischio e di continuare a garantire l'attività
lavorativa per 2000 operatori coinvolti".
Questa mattina, continua la nota, anche il consiglio della II
Municipalità ha presentato un ordine del giorno nel quale si
ribadisce "l'irrinunciabilità del servizio semiresidenziale
svolto dai Centri socio-educativi convenzionati con il Comune di
Napoli". Il rischio, dicono, è che a decorrere dal 31 ottobre
il servizio di semiconvitto cesserà. "Chiediamo - ribadiscono
i consiglieri municipali - che la Giunta comunale reperisca con
urgenza i fondi per evitare il rischio di interruzione del
servizio semiresidenziale che comporterebbe danni irreparabili
ed individui modalità attraverso le quali velocizzare i
pagamenti ai centri convenzionati, riconoscendo i servizi da
loro offerti quali indispensabili". (ANSA).

martedì 30 settembre 2008

sabato 27 settembre 2008

restyling via SAN SEBASTIANO


LUNEDI PARTIRANNO I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DI VIA SAN SEBASTIANO – LA STRADA DELLA MUSICA



NAPOLI – Da lunedì 29 settembre fino all’8 dicembre 2008 via San Sebastiano resterà chiusa al traffico automobilistico per la realizzazione di un progetto di restyling fortemente voluto dalla II Municipalità. Ad annunciarlo in una nota sono Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger rispettivamente presidente ed assessore alla vivibilità del II Municipio del Comune di Napoli. «I lavori di riqualificazione – dichiarano Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger – renderanno più vivibile e più sicura via San Sebastiano. L’Antico basolato vesuviano verrà risistemato e lavorato, nel primo tratto della strada della musica verso Port’Alba verrà realizzato un marciapiede, a seguire un camminamento pedonale protetto da dissuasori in ghisa. Lungo la strada verranno piantate delle essenze arboree, verrà potenziata l’illuminazione e sarà resa accogliente la piazzetta dinanzi l’Istituto Casanova. Con questi lavori – proseguono Patruno e Wurzburger – vogliamo migliorare la qualità della vita, tutelare il patrimonio storico artistico monumentale, contrastare l’inquinamento atmosferico, offrire luoghi di aggregazione tranquilli, sereni e vivibili. Inoltre – aggiungono gli esponenti del parlamentino – da lunedì sarà sperimentato anche un nuovo dispositivo di traffico che prevede oltre alla inibizione al transito su via San Sebastiano, anche la chiusura al traffico di via Benedetto Croce, lasciando la possibilità ai residenti che posseggono il posto auto all’interno dei propri edifici, di accedere da piazza San Domenico Maggiore, e la stessa inibizione in piazza del Gesù con accesso per i soli residenti da Calata Trinità maggiore. In tal modo intendiamo sperimentare la proposta della Municipalità di creare una maxi isola pedonale nel centro antico della città per tutelare il patrimonio mondiale riconosciuto dall’UNESCO. Informiamo, infine, la cittadinanza – concludono Patruno e Wurzburger – che da lunedì 29, sempre a causa dei lavori, la linea E1 dell’Anm non transiterà per via Santa Chiara, ma proseguirà il suo percorso verso Largo Ecce homo, via Donnalbina e via Monteloliveto per concludere il suo normale giro. Scusandoci con la cittadinanza per eventuali disagi che saranno provocati dai lavori, chiediamo comprensione e pazienza in quanto al termine avremo un pezzo della città sicuramente più vivibile»

venerdì 26 settembre 2008

IMMIGRATI: PROSEGUE LA PROTESTA DEGLI ABITANTI

IMMIGRATI:GENTE TEME ALLOGGIO IN EX SCUOLA,PROTESTA A NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 26 SET - Temono che una scuola chiusa sia
trasformata in un alloggio per immigrati. Le paure della gente
si mescolano alle 'voci di quartiere', mentre rimbombano i fatti
della manifestazione di Pianura: e il caos si sposta in collina,
a Napoli, nel quartiere del Vomero.
Con mamme allarmate, che sferrano calci agli uomini del
Parlamentino locale, e una strada bloccata in serata, che incide
pesantemente sul traffico. L'amministrazione interviene con un
comunicato ufficiale: protesta "del tutto infondata".
Sull'ipotesi che la scuola media Mario Schipa, inagibile da due
anni, accolga ora gli immigrati di Pianura e di Ponticelli, si
agita il quartiere: almeno cento persone scendono in strada e
bloccano il traffico. Razzismo? Preventivo? Un coro di donne
dice di no: se la struttura non va bene per i loro figli, non va
bene neanche per gli immigrati. "La nostra non è una
manifestazione razzista - dicono alcune, in corteo - ma una
protesta, perché se la scuola non è agibile per i nostri
bambini non vediamo perché debba esserlo per gli
extracomunitari. Vogliamo invece che venga ristrutturata per
tornare ad essere una scuola o almeno una ludoteca per i nostri
bambini in un quartiere dove non hanno spazi"
Mamme che arrivano alle maniere forti: una di loro aggredisce
un assessore di Municipalità, sferrandogli addirittura un
calcio. "Alcune famiglie - si legge in una nota - si sono anche
recate nella sede della II Municipalità in piazza Dante, ed
hanno aggredito verbalmente e fisicamente gli esponenti del
Parlamentino". "Una donna - continua la denuncia - ha sferrato
un calcio all'assessore Wurzburger. Capiamo la tensione delle
famiglie, ma invitiamo alla calma. Purtroppo non ci sono state
ancora risposte soddisfacenti che non dipendono da noi. Non
possiamo risolvere da soli il problema: invitiamo i cittadini ad
evitare manifestazioni di piazza in una città già duramente
provata". L'ultima parola, almeno stasera, è
dell'amministrazione comunale: "L'ipotesi di accogliere
cittadini extra-comunitari presso l'ex struttura scolastica di
Via Conte della Cerra è assolutamente destituita di fondamento,
ed è puramente strumentale il tentativo, al quale si assiste in
queste ore, di accreditare tale tesi soltanto allo scopo di
fomentare gli animi". (ANSA).

QUARTIERE AVVOCATA: PROTESTE DEGLI ABITANTI

MANIFESTANTI AGGREDISCONO ASSESSORE MUNICIPALITA' NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 26 SET - Alcuni dei manifestanti contro la
possibilità che l'ex scuola media Schipa di Napoli venga
convertita in alloggio per extracomunitari senzatetto si
sarebbero recati nella sede della II Municipalità di Napoli,
aggredendo alcuni consiglieri. Lo riferisce in una nota il
consigliere municipale lo denunciano il presidente Alberto
Patruno, l'assessore alla Vivibilità Gianfranco Wurzburger e
l'assessore alla dignità Roberto Moresco.
"Alcune famiglie - si legge nella nota - si sono anche
recate nella sede della II Municipalità in piazza Dante ed
hanno aggredito verbalmente e fisicamente gli esponenti del
Parlamentino".
"Una donna - denuncia Patruno - ha sferrato un calcio
all'assessore Wurzburger. Capiamo la tensione delle famiglie, ma
invitiamo alla calma. Purtroppo non ci sono state ancora
risposte soddisfacenti che non dipendono da noi. Non possiamo
risolvere da soli il problema: invitiamo i cittadini ad evitare
manifestazioni di piazza in una città già duramente provata".
"Tuttavia - aggiunge Patruno - non è mai stata la violenza
a risolvere i problemi. Se non si vuole essere vittime di atti
di violenza, occupazioni e abusi è bene non perpetrali a danno
di altri". "Intanto - concludono Patruno, Moresco e Wurzburger
- stiamo già elaborando alcune proposte di utilizzo
dell'edificio della ex Schipa. Abbiamo avuto contatti con
l'assessore Di Mezza, il quale ci ha assicurato che lo
spostamento delle suppellettili è stato richiesto dalla
dirigente del plesso scolastico. Pertanto al momento non ci
sarebbero altri utilizzi dell'immobile". (ANSA).

lunedì 22 settembre 2008

MONTEOLIVETO: SCHIAMAZZI NOTTURNI

NAPOLI: PUNKABBESTIA A MONTEOLIVETO, SOS A FORZE DELL'ORDINE


(ANSA) - NAPOLI, 22 SET - La II municipalità si rivolge a
polizia e carabinieri, dopo le ripetute segnalazioni degli
abitanti di Monteoliveto sugli schiamazzi notturni di un gruppo
di "punkabbestia". L'assessore alla vivibilità, Gianfranco
Wurzburger
, invierà nelle prossime ore una nota al
commissariato Decumani e al comando provinciale dei carabinieri,
che ha sede a poca distanza dai luoghi dove si ritrovano questi
giovani senza fissa dimora, chiedendo una intensificazione della
vigilanza.
Da settimane gli abitanti della zona segnalano che i
"punkabbestia" si ritrovano quasi tutte le notti intorno alla
fontana di piazzetta Monteoliveto: "Dalle due alle quattro
diventa impossibile dormire, tra urla, canti, ora addirittura
corse dei cani che accompagnano questi giovani, spesso in stato
di ubriachezza. E' giusto accogliere tutti, ma se si viola la
legge e non si rispettano gli altri diventa necessario
l'intervento delle forze dell'ordine".
L'assessore Wurzburger si è già occupato della questione:
"Nei mesi scorsi i punkabbestia dormivano sotto il porticato
delle poste centrali, creando disagi al lavoro degli operatori.
Abbiamo ottenuto che si spostassero, e da allora vivono nelle
aiuole di Santa Chiara. Gli assistenti sociali si sono
interessati di loro ma si tratta di soggetti difficili da
avvicinare. In ogni caso è evidente che un problema di
schiamazzi può essere risolto solo dalle forze dell'ordine".
(ANSA).

giovedì 18 settembre 2008

Strade senza manutenzione, nessuno interviene

Nel futuro c’è il piano straordinario per le buche stradali. Ma il presente è quello della seconda municipalità, tra le più grandi della città, che da sei mesi non ha la ditta di manutenzione ordinaria: le prime due classificate nella gara hanno rinunciato. Sei quartieri: Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto e San Giuseppe. Un dedalo di strade che va da corso Arnaldo Lucci al corso Vittorio Emanuele. Tutte senza riparazione. L’assessore alla vivibilità del parlamentino, Gianfranco Wurzburger, ha la delega alla manutenzione urbana. E sospira: «Siamo in grossa difficoltà. I fondi assegnati annualmente, circa 400mila euro, sono esigui rispetto alla vastità della zona. Inoltre dobbiamo intervenire su strade che spesso hanno la pavimentazione in basolato o sanpietrini, dove l’intervento è più complesso e più costoso. E si finisce per mettere l’asfalto anche dove ci sono i cubetti in porfido, perché costa meno». Ma perché le ditte rinunciano, pur avendo ottenuto l’aggiudicazione? «Il motivo principale è il ritardo nei pagamenti» dice l’ingegner Alfredo De Vito, dirigente del servizio di manutenzione urbana del parlamentino. «Il Comune paga con 18-24 mesi di ritardo, in media - riprende Wurzburger - Così, se si apre una buca, ci si rivolge all’impresa della municipalità limitrofa. Oppure, se non c’è nemmeno lì, a chi lavora in prossimità del dissesto, al progetto della city o alla manutenzione straordinaria». Oppure non interviene nessuno, come ieri in via De Gasperi: una pattuglia di vigili urbani è stata costretta a piantonare una buca dalle 13 alle 20, per evitare problemi agli automobilisti. Ora si stanno preparando due lotti per la manutenzione d’urgenza. I punti più critici? «Tanti - conclude Wurzburger - da via Matteo Renato Imbriani a via Toledo, dove i camion parcheggiano sui marciapiedi e li spaccano. Da corso Vittorio Emanuele a San Biagio dei Librai e tutto il Decumano inferiore, fino a corso Lucci e a Forcella». In attesa che passi la gara per la manutenzione ordinaria, a breve partiranno due interventi di manutenzione straordinaria, in via Battistello Caracciolo e in via San Sebastiano. f.j.

SICUREZZA: FAVOREVOLI ALLA PROPOSTA DELL'ASSESSORE SCOTTI

COMUNI: NAPOLI; PD,SI' A LEGALITA' MA SERVE PIU' PREVENZIONE


(ANSA) - NAPOLI, 17 SET - Traffico e viabilità, abusivismo
edilizio, occupazione illegittima di aree pubbliche, disciplina
delle aree mercatali, lotta ai parcheggiatori abusivi: il piano
della sicurezza presentato dall'assessore Scotti "é pienamente
condivisibile perché mira a recuperare la legalità, con azione
di controllo e repressione delle violazioni": lo sostengono, in
una nota congiunta, il consigliere comunale di Napoli Fabio
Benincasa, Gianfranco Wurzburger, assessore della Seconda
Municipalità ed i consiglieri Municipali Lange, Castiello,
Arienzo e Sarnacchiaro, tutti del Partito democratico, "i quali
sono già impegnati da dieci giorni in un azione di
affiancamento della Polizia Municipale e di segnalazione delle
illegalità".
"Ma - scrivono gli esponenti del Pd - bisogna combattere con
determinazione la micro e macro delinquenza ed allora, ben
vengano le misure di telecamere per la videosorveglianza:
sistema efficace per il controllo del territorio". "I
cittadini chiedono sicurezza e rispetto della legge nella vita
quotidiana e noi come amministratori, senza infierire con i
deboli, dobbiamo offrire il nostro contributo rafforzando
l'incisiva azione che l'assessore Scotti, il generale Sementa e
le forze dell'ordine stanno ponendo in essere", concludono gli
esponenti del Partito Democratico.
(ANSA).

domenica 7 settembre 2008

Raccolta porta a porta nel centro storico


IL MATTINO domenica 7 settembre 2008
LA CHIESA: Cappella dei Musici


Questo è lo spettacolo che appare davanti alla chiesa di Santa Maria dell’Aiuto in largo Ecce Homo, in pieno centro storico. Ogni mattina il parroco, don Gennaro Acampa, deve liberare l’ingresso da cartoni e mobili, mentre poco lontano ci sono i cassonetti dell’Asia. «Lanciamo il porta a porta nel centro - dice l’assessore della seconda municipalità Gianfranco Wurzburger - così non vedremo più cassonetti vicino a edifici storici».

giovedì 28 agosto 2008

ESERCITO NELLE PIAZZE DI SPACCIO

SICUREZZA: BENINCASA-WURZBURGER, ESERCITO IN PIAZZE SPACCIO


(ANSA) - NAPOLI, 28 AGO - "Militari e polizia agli angoli
delle strade, da via Duomo, al Museo, fino al Lungomare: servono
per vigilare sull'ordine pubblico ma sembrano giocare alle belle
statuine". E' quanto sottolineano, in una nota, il consigliere
comunale del Pd, Fabio Benincasa, e l'assessore alla II
Municipalità, Gianfranco Wurzburger.
"La presenza dell'esercito a Napoli - dicono - è utile e
proficua se serve per garantire sicurezza e ordine: perché non
impiegare l'esercito nelle piazze dello spaccio, dove ci sono
parcheggi abusivi dove sarebbe necessaria e proficua una
presenza attiva dei militari?". "Militari e poliziotti
potrebbero essere presenza preziosa nei quartieri a rischio, ma
inutile esposizione in strade e quartieri dove si intrattengono
semplicemente senza avere alcun compito specifico - concludono -
Nonostante gli sforzi del Governo, Napoli necessita di una
maggiore attenzione per garantire quel senso di sicurezza che la
cittadinanza attende". (ANSA).

mercoledì 30 luglio 2008

IMMIGRAZIONE: FACILI STRUMENTALIZZAZIONI

IMMIGRAZIONE: ESPONENTI PD NAPOLI, NO A CULTURA DELL'INSULTO

(ANSA) - NAPOLI, 29 LUG - "Rappresentanti delle istituzioni
che inveiscono e offendono i vertici della Chiesa, il sagrato
del Duomo trasformato in un campo di battaglia, offese gratuite
e immotivate: sono le scene che non avremmo mai voluto vivere in
prima persona". Così Fabio Benincasa, consigliere comunale di
Napoli del Pd e Gianfranco Wurzburger, assessore della II
Municipalità, sempre del Partito Democratico, a margine degli
episodi verificatisi ieri in cattedrale e di cui sono stati
testimoni.
"Ecco l'esempio che è stato dato ai popoli che vogliamo
accogliere e che ci vantiamo di voler integrare nella nostra
cultura. Quale cultura? - si chiedono i due esponenti del Pd -
Quella dell'insulto e della rissa? Della mancanza di rispetto
per i luoghi sacri e di chi da due anni di ministero episcopale
lavora per questa città e per restituirle speranza e
dignità?".
"Non siamo in grado come cittadini di offrire esempi
costruttivi agli immigrati - concludono Benincasa e Wurzburger
-. Accusiamo chi cerca di operare laddove noi non riusciamo ad
elaborare politiche sociali concrete ed efficaci". (ANSA).

IMMIGRAZIONE: LOTTO "T" DI PIANURA

IMMIGRAZIONE: NOTTE IN ALBERGO DOPO OCCUPAZIONE DUOMO NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 29 LUG - Hanno dormito tutti in alcuni
alberghi della zona della Stazione centrale gli immigrati
africani protagonisti ieri dell' occupazione della Cattedrale di
Napoli. In tarda serata, infatti, l' immobile di proprietà
della Provincia in via Speranzella, nel centro storico, indicata
nel corso della riunione con il sindaco Rosa Russo Iervolino si
é rivelata insufficiente.
Alla trentina di donne e bambini già destinati ad un albergo
della Stazione centrale, si sono uniti perciò una settantina di
adulti di sesso maschile. Anche la sistemazione definitiva degli
immigrati, che ieri sembravano destinati ad una palazzina di tre
piani di proprietà del Comune in via Stadera, nel quartiere
Poggioreale, sembra rimessa in discussione. Non si esclude,
infatti, che possa essere prescelta una struttura del Comune a
Scampia.
La tensione e le roventi polemiche di ieri contro la polizia
ed il cardinale Sepe, intanto dividono ancora le forze
politiche. "Quelle contro il Cardinale sono accuse fuori luogo
- afferma l'assessore alla II municipalità Gianfranco
Wurzburger
, del Pd, che era presente in Cattedrale - non
possiamo dimenticare quanto sta facendo per i bisognosi. Quanto
all' operato della polizia Wurzburger afferma: "Non so se ci
sia stata un'aggressione, ma in occasioni del genere non bisogna
forzare la mano". (ANSA).

venerdì 25 luglio 2008

ESTATE: GRANDI EVENTI IN PIAZZA MERCATO

ESTATE: 'I SUONI E LE VOCI DI NAPOLI' A PIAZZA MERCATO

(ANSA) - NAPOLI, 24 LUG - Piazza Mercato torna a vivere con
un ricco cartellone di spettacoli per un'estate tutta
napoletana. Da Bruno Venturini a Ciro Capano, a Carlo Faiello
con la notte della tammorra per finire con i giovani artisti
emergenti. E' "I suoni e le voci di Napoli" in programma dal
26 luglio al 2 agosto, con ingresso libero.
Si parte sabato 26 con il concerto della Formula 3, parte del
programma della Provincia di Napoli, seguito alle 22,30 dalla
Notte della Tammorra. Domenica 27 l'appuntamento è alle 20,30
con il concerto di Bruno Venturini per poi proseguire lunedì
con il "Ballo del corpo" e martedì con il concerto di "Le
Rondinella". La serata di giovedì sarà quindi dedicata agli
artisti emergenti mentre il gran finale, sabato 2 agosto, sarà
affidato a Ciro Capano.
"Nell'ambito del cartellone estivo di eventi 'Open' - dice
l'assessore ai Grandi Eventi del Comune di Napoli Valeria
Valente - piazza Mercato diventa il luogo dedicato ai concerti
di artisti napoletani, simbolo della nostra importante
tradizione. Il programma de 'I suoni e le voci di Napoli' dà
spazio, come è giusto, alla musica della nostra storia, delle
nostre radici. La mini rassegna è anche un modo per far
diventare la piazza un luogo vivo e vivace anche di sera".
"Torniamo nella piazza che vogliamo far risplendere e
recuperare - commentano Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger,
presidente e assessore alla Vivibilità della II Municipalità -
Gli spettacoli vogliono essere il modo per restituire a
cittadini e turisti un luogo di Napoli che va tutelato e
preservato. Tra breve infatti, la riqualificazione urbanistica,
la nascita di strutture alberghiere, la ripavimentazione
stradale potranno contribuire al rilancio dell'intero
territorio".

venerdì 18 luglio 2008

L'incendio del Campanile del Carmine: antica festa della città di Napoli




La II Municipalità al fianco dei carmelitani

Il 16 luglio in piazza del Mercato, famosa anche per essere stata in epoche diverse lo scenario di fatti tristi come l’esecuzione di Corradino di Svevia, di Masaniello e dei rivoluzionari della repubblica partenopea del 1799, si festeggia la Madonna del Carmine, la Vergine detta «Santa Maria la Bruna».
Un tempo questa era la festa dei pescivendoli della zona circostante la Marina, che rievocavano la battaglia della Goletta con i Turchi, issando un castelletto difeso dagli infedeli contro i quali, dandogli fuoco, i cristiani riportavano la vittoria. In seguito al castelletto venne sostituito il campanile detto di fra’ Nuvolo.
Una volta all’anno l’antica Basilica di piazza Carmine, dedicata alla Madonna Bruna, viene riccamente decorata e scenograficamente illuminata dai fuochi pirotecnici, ma il vero soggetto della festa è il campanile che s’illumina e s’incendia stagliandosi come un tizzone ardente contro il cielo scuro della sera, la vigilia della Festa, il 15 luglio. Tra gli applausi della folla festante, gli inni dei fedeli e il suono delle campane, compare l’effigie della Madonna del Carmine che compie il miracolo spegnendo «l’incendio», opera di abili fuochisti, e salvando così il campanile.
Anche quest’anno è stata numerosa la gente che ha assistito al simulacro dell’incendio del Campanile, accalcata nella piazza e nei balconi degli edifici circostanti, evento folcloristico e religioso, questo, che appartiene ormai alla tradizione e alla storia del popolo napoletano. Dal palco d’onore hanno partecipato al tradizionale spettacolo pirotecnico il cardinale Crescenzio Sepe, S.E. Mons. Filippo Iannone, Vescovo Ausiliare e Vicario Generale, P. Aldredo di Cerbo oc, Commissario generale, l’assessore ai Grandi Eventi Valeria Valente, il Comandante della regione Carabinieri Campania Gen. Franco Mottola ed il Questore di Napoli dottor Antonino Puglisi. Ospite d’eccezione il giornalista Bruno Vespa.
L’incendio del campanile è stato più volte e a lungo applaudito da un festoso ed entusiasta pubblico per il multicolore gioco di luci emesso dall’accensione delle progressive «batterie pirotecniche curate dai fantasiosi e bravi «fuochisti» della ditta Cesarano di Torre del Greco.
Il 16 luglio si è svolta la tradizionale celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Sepe con il tradizionale atto di affidamento della città di Napoli alla Vergine Bruna, un invito forte all’impegno di testimonianza di vita cristiana nelle vicende di ogni giorno, per costruire una società più giusta: un’esortazione perentoria ad un impegno nell’azione pastorale più coerente ed attento ai «segni dei tempi».
In un pomeriggio assolato, si sono così conclusi i festeggiamenti in onore della Madonna Bruna, A concelebrare con l’Arcivescovo, S.E. mons. Filippo Iannone, Vicario generale e Vescovo ausiliare e P. Alfredo di Cerbo oc, Commissario generale. Presenti, tra gli altri, il parroco del Carmine Maggiore P. Domenico Antonio Lombardo oc e tanti altri sacerdoti del centro storico. Nel suo saluto P. Alfredo di Cerbo, dopo aver ringraziato le autorità, ed in particolare la II Municipalità, per la «squisita e sollecita attenzione» con la quale hanno contribuito alla realizzazione dei festeggiamenti, ha sottolineato la grande devozione del popolo napoletano che ogni anno «da ogni luogo della città e della provincia viene ai piedi della Madonna» per rinnovare il proprio atto di affidamento e attraverso «la riconciliazione del cuore» e il «nutrimento dello spirito», trova nuovamente il senso e la ragione della propria esistenza. Un sentito e sincero apprezzamento va anche al Cardinale per il suo impegno «di speranza, fiducia e gioia nel portare il Vangelo ad ogni uomo».
E per ogni napoletano la Vergine Bruna è la «Mamma del Carmine»: quella a cui rivolgersi in ogni difficoltà, in ogni momento di bisogno, nel dolore e nello scoraggiamento. «Dio ci ha messi a vivere in questa città, in questo territorio, in questo tempo. Quanti problemi dobbiamo affrontare ogni giorno – ha detto il cardinale Sepe - dai bambini, che non hanno una sufficiente sicurezza per la loro crescita umana e culturale nelle famiglie e nella scuola, ai giovani che, nell’incertezza del loro futuro, non riescono a realizzarsi e ad esprimere tutte le loro potenzialità; dalle coppie, che faticano a ritrovare quel clima di serenità e di pace necessario a costruire famiglie più fiduciose nel domani, agli anziani, sempre più soli e abbandonati. Ognuno di noi è chiamato a superare queste difficoltà con la speranza e la fiducia della fede». Confortati ed aiutati dai carmelitani, eredi privilegiati dello scapolare, consegnato nel 1251 a san Simone Stock.
Si racconta, infatti, che, nel 1251 la Vergine apparve al generale dell'ordine san Simone Stock. San Simone supplicava spesso la Madonna di proteggere con qualche privilegio i frati che portavano il suo nome. Un giorno la beata Vergine gli apparve accompagnata da una moltitudine di angeli, tenendo in mano lo scapolare dell'ordine e gli disse: «Questo è il privilegio che io concedo a te e a tutti i carmelitani: chiunque morirà con questo scapolare non patirà il fuoco eterno».
Ai devoti dello scapolare è raccomandata in modo speciale la recita del rosario, come colloquio giornaliero con la propria Signora e Sorella e come incontro d'amore con lei nella preghiera. A Fatima le apparizioni si conclusero con la visione della Madonna del Carmelo. Lucia, fattasi poi carmelitana scalza, disse che nel messaggio della Madonna «il rosario e lo scapolare sono inseparabili».

sabato 12 luglio 2008

Crollo Edificio Quartieri Spagnoli

CROLLO A NAPOLI:PATRUNO E WURZBURGER,ALTRI EDIFICI A RISCHIO


(ANSA) - NAPOLI, 12 LUG - "La situazione è ancora ad alto
rischio ai quartieri spagnoli: stamattina abbiamo allertato la
Polizia Locale ed il nucleo antiabusivismo perché in via Croci
Santa Lucia al Monte, c'é un'analoga situazione di pericolo
come quella del crollo avvenuto ieri pomeriggio". Lo denunciano
Alberto Patruno e Gianfranco Wurzburger rispettivamente
presidente e assessore alla vivibilità della II Municipalità.
"Dal sopralluogo effettuato è emerso che il palazzo di via
Croci S. Lucia al monte è fatiscente e risulta essere
pericoloso per la pubblica e privata incolumità", aggiungono i
due esponenti della municipalità.
"Dall'idea che ci siamo fatti - continuano - sembra
profilarsi una vera e propria organizzazione illegale che
gestisce abusivamente le ristrutturazioni degli immobili del
centro storico. Per questo come Municipalità competente
attiveremo i nostri uffici tecnici per uno screening sul
territorio al fine di valutare, soprattutto in questo periodo
estivo in cui la vigilanza è minore, dove e quanti cantieri
sorgono nel centro cittadino".
"Invitiamo - aggiungono Patruno e Wurzburger - i cittadini a
segnalare i cantieri sospetti, perché con la loro
collaborazione episodi come quello di ieri non si sarebbero
verificati e tante famiglie oggi avrebbero ancora un tetto".
"Certamente - concludono Patruno e Wurzburger - senza il
sostegno dello Stato ed un congruo stanziamento per il centro
storico, Napoli da sola non ce la può fare. Il nostro appello
é rivolto a tutte le istituzioni, dal Governo nazionale a
quello regionale: risaniamo finalmente i quartieri spagnoli".
(ANSA).

martedì 8 luglio 2008

PARCO DELLA MARINELLA: SCOPERTA FABBRICA DI PESCE ILLEGALE

SCOPERTA A NAPOLI FABBRICA 'FANTASMA' DI PESCE ESSICCATO

(ANSA) - NAPOLI, 8 LUG - I vigili urbani e i carabinieri di
Napoli hanno scoperto oggi una fabbrica illegale di pesce
essicato nei pressi della bretella in costruzione per il
collegamento tra via Vespucci e piazza Duca degli Abruzzi, a
ridosso di uffici della Prefettura di Napoli.
La scoperta è avvenuta nel corso delle operazioni di
demolizione delle baracche costruite abusivamente nell'area del
cantiere del 'Parco della Marinella', operazione coordinata
dalla seconda Municipalità di Napoli. Secondo quanto si è
appreso l'attività era stata intrapresa da alcuni
extracomunitari dell'est, che essiccavano il pesce e lo
immettevano sul mercato sommerso, destinato ad altri cittadini
stranieri. Si presume che una volta impacchettato venisse anche
spedito all'estero.
Sequestrate oltre 100 cassette di pesce di varie specie
(alici, totani, sgombri, pesce azzurro in genere e tranci di
merluzzo) per una quantità complessiva di circa 1000 chili. La
polizia veterinaria dell'ASL NA1 ha provveduto a far distruggere
il pesce da una ditta specializzata, dopo aver constatato la
pericolosità per la salute del pesce, esposto all'inquinamento
da polveri, gas di scarico, animali, e in cattivo stato di
conservazione con una temperatura esterna intorno ai 38
gradi.(ANSA).
(ANSA) - NAPOLI, 8 LUG - "Il ritrovamento della fabbrica e
le condizioni igieniche precarie - commenta Gianfranco
Wurzbuger
, assessore alla Vivibilità della II Municipalità di
Napoli - ha scongiurato un danno alla salute dei cittadini che
avrebbero consumato il pesce smerciato sul mercato. Un
ritrovamento fortuito, certamente, ma ci chiediamo come sia
potuto accadere che un'attività ben avviata non sia stata
scoperta prima, soprattutto perché il cantiere si trova in una
zona centrale di Napoli. Abbiamo messo fine - conclude Wurzbuger
- ad una vera e propria industria illegale, che certamente
prosperava per appoggi e commistioni locali".
"Non finiamo di stupirci. La scoperta di questa fabbrica ha
dell'incredibile", ha quindi concluso Alberto Patruno,
presidente della II Municipalità.(ANSA).