domenica 20 aprile 2008

CARMINE, TERZA DOMENICA SENZA MESSA

GLI SFRATTATI LA PROTESTA
il 25 aprile non si terrà il pellegrinaggio regionale dei fedeli della Madonna. Un appello per i bambini

Sedici giorni di occupazione, anche oggi niente riti. Saltano altri due matrimoni, la rabbia del quartiere

Maria Pirro - IL MATTINO - Saltano altri due matrimoni. E il pellegrinaggio regionale dei fedeli della Madonna del Carmine, che ogni 25 aprile raduna oltre cinquecento devoti, non si farà. E' il sedicesimo giorno di stop nella chiesa del Carmine: non solo gli sposi promessi e per i pellegrini, ma tutto il quartiere, spiegano in piazza Mercato, oggi vive un'altra "domenica a lutto". La storica basilica resta occupata da 348 senzatetto, l'elenco dei disagi si allunga: cinquantadue messe cancellate, dieci battesimi rinviati, mentre salgono a cinque i matrimoniannullati; gli ultimi due erano fissati per questa settimana: uno era in programma domani alle 11, l'altro venerdì. Sotto il campanile una ragazza ha le lacrime agli occhi:"Abito nel quartiere - sussurra - e indosso ogni giorno lo scapolare con l'effige della Madonna del Carmelo. Dover rinunciare al matrimonio nella mia chiesa è terribile". Racconta l'altra coppia: "Avevamo dovuto prenotare la cerimonia con due anni e mezzo d'anticipo, perchè questa chiesa è tra le più richieste per le funzioni nunziali. Non è lo stesso sposarsi altrove". Ma tant'è. Il Carmine resta centro d'accoglienza occupato per gli sfollati di Melito. Anche oggi, per la terza domenica di seguito, le messe sono spostate a Sant'Eligio. Da 16 giorni inoltre è sospesa la mensa dei poveri, in grado di sfamare ogni giorno 300 extracomunitari. E' dal 4 aprile scorso che la chiesa è off-limits, una situazione che rischia di generare nuove tensioni tra gli abitanti del quartiere e gli sfollati, come è già avvenuto la settimana scorsa, anche se il Comune assicura che una soluzione è vicina. La prossima settimana i 121 senzatetto partenopei saranno accolti in un vero centro d'accoglienza, in uno stabile di via stadera, ma per gli altri, provenienti da altre città della provincia, la sistemazione è ancora incerta.
Il Prefetto ha contattato le 17 amministrazioni coinvolte. "Auspichiamo - dice l'assessore alla vivibilità della II Municipalità, Gianfranco Wurzburger - una soluzione in tempi brevissimi anche da parte degli altri Comuni. Perchè la gente del quartiere rivuole la propria chiesa, vive questa situazione con grande tristezza. E gli sfollati di Melito non possono continuare a vivere in una situazione tanto precaria e pericolosa, anche sotto il profilo sanitario". Dormono nella basilica anche cinque donne incinte che continuano a rifiutare il ricovero, diversi anziani e un'ottantina di bambini. Wurzburger lancia un appello: "I servizi sociali devono intervenire. I bambini, innanzitutto, devono tornare a studiare, non è possibile che si lascino così abbandonati: rischiano di perdere l'anno scolastico. Si tratta di bambini che già vivono in condizioni disagiate, non si può consentire che subiscano altri danni".

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