domenica 13 aprile 2008

Saltano messe e matrimoni, l’ira dei fedeli


Carmine, seconda domenica senza riti: quartiere in rivolta. Casi di pidocchi nella basilica, scatta la disinfestazione


MARISA LA PENNA Il corteo di camionette della polizia, con svariate dozzine di agenti, è arrivato di buon mattino in piazza Mercato. E chi ha visto lo spiegamento di divise insediarsi davanti alla basilica del Carmine ha subito pensato che la chiesa stesse per essere sgomberata con la forza dei 348 senzatetto che la occupano da dieci giorni. In realtà, nessun ordine è mai stato dato per restituire la chiesa ai padri carmelitani e ai suoi fedeli. I poliziotti sono stati mandati lì (e ci resteranno ancora qualche giorno) per scongiurare - anche con la forza - eventuali nuove iniziative di protesta. Come, per esempio, un assalto ai seggi elettorali. La nona giornata dei senzatetto di Melito - che l’altra sera hanno avviato uno sciopero della fame - è iniziata con l’arrivo degli operai del servizio disinfestazione del Comune (ci sarebbero alcuni casi di pediculosi). Rifiutati i pasti dagli adulti, i volontari della Cri hanno distribuito cibo caldo soltanto ai bambini. Una donna di 37 anni, madre di tre bambini e al terzo mese di gravidanza è stata colta da malore. È arrivata l’ambulanza, i sanitari le hanno diagnosticato uno stato di disidratazione a causa del digiuno. La donna si è rifiutata di andare in ospedale, dichiarando che continuerà a scioperare: le hanno fatto una flebo. Oggi una delegazione di tre rappresentanti degli sfollati parteciperà alla trasmissione «Buona Domenica» in onda su Canale 5. Intanto, si continua a cercare soluzioni per sistemare gli sfollati e per restituire la basilica al culto: ieri è stato annullato un matrimonio e domani nè sarà cancellato un altro. Tutti i riti religiosi sono stati soppressi e c’è malumore tra i fedeli della storica chiesa di piazza Mercato. Padre Alex Zanotelli, per esempio, ha proposto di considerare come centro di accoglienza la struttura della comunità «La tenda», un tempo occupata dai tossicodipendenti. Mentre la presidentessa provinciale della Cri, Enrica Bowinkel, ha messo a disposizione containers. Anche ieri gli assessori Ferdinando Di Mezza e Corrado Gabriele sono stati in continuo contatto con la prefettura per tentare di trovare soluzioni. Di Mezza ha individuato due immobili di proprietà del Comune. Oggi verranno effettuati i sopralluoghi. «Si tratta di strutture che, ovviamente, non possono ospitare tutti quelli che ora occupano la chiesa. Tutt’al più possono dare un tetto ai napoletani. Per quelli che, pur risiedendo a Melito, erano originari di altri Comuni, devono intervenire i loro amministratori», dice Di Mezza. Polemico è anche Gianfranco Wurzburger, assessore alla Vivibilità della II Municipalità. «I bambini indossano gli stessi abiti da nove giorni. Questa mattina una nostra consigliera è andata a comprare delle tute. Ci sono piccini che dovrebbero andare a scuola e sono lì ad affrontare un problema più grande di loro. Che fine hanno fatto i servizi sociali comunali?», si domanda Wurzburger che segue personalmente dalla prima ora la vicenda.

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